• Zaniolo, il campionato non decolla: la Conference League per dribblare le critiche

    Alessandro Tagliaboschi
    09/12/2021 - 8:32

    Foto Tedeschi
    Zaniolo, il campionato non decolla: la Conference League per dribblare le critiche

    ZANIOLO CONFERENCE LEAGUE – Campo rovinato dalla neve, Cska Sofia già eliminato, avversari dei quali si conosce poco e nulla, se non per il 5-1 rifilato all’Olimpico lo scorso 16 settembre: stasera non è il contesto in cui tutti i calciatori vorrebbero esprimersi. Zaniolo e Abraham, però, non possono permettersi di fare gli schizzinosi. Hanno bisogno di giocare e segnare per dribblare qualche mugugno che inizia a levarsi nei loro confronti.

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    Soprattutto Nicolò fa parlare, racconta Il Messaggero. L’affondo di Arrigo Sacchi nei giorni scorsi (“Deve imparare a giocare in 11″), reiterato dai consigli di Zibì Boniek (“Deve trovare un ruolo più pulito e capire che non può cercare sempre la giocata individuale. Lui non prova a scappare con la palla ma a prendere il fallo. E alla lunga si perde”) non sono passati inosservati. Averlo visto così esplosivo, già in estate, ha fatto dimenticare un po’ a tutti che il ragazzo arriva da due infortuni ai crociati. Ci vuole quindi tempo e questa altalena nelle prestazioni è normale. Mourinho attualmente lo vede seconda punta, altri mezzala, c’è chi invece ritiene che sulla fascia possa ricevere meno colpi e sfruttare maggiormente il suo estro. Quello che è certo è che il rendimento di Nico ancora fatica a decollare. Zaniolo non è presente in nessuna delle classifiche top 20 della Lega di serie A. Né alla voce gol (0), tantomeno in quella degli assist (0), appena fuori da quella delle conclusioni, lontano in quella dei recuperi (43), lontanissimo in quella dei chilometri percorsi (è 184° con una media di 9,051). La sua chioma bionda compare soltanto alla voce falli subiti. Nicolò è ampiamente nella top 10, dietro Vlahovic, Frattesi, Bonazzoli, Joao Pedro, Svanberg, Ricci, Mario Rui, Nico Gonzalez e alla pari con Berardi (30). Questa sera vuole lasciare il segno. Anche perché lunedì, in virtù dell’ammonizione rimediata (e cercata) contro l’Inter, salterà il personale derby contro lo Spezia, città che lo ha adottato da tempo.

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    1. Che a Zaniolo siamo stati fischiati meno falli che a Mario Rui fa pensare….
      Ma sul fatti che Zaniolo giochi troppo individualmente e poco per la squadra concordo con Sacchi e Boniek.
      Che qualcosa di calcio capiscono.

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