• Zalewski: “Un sogno vincere un trofeo internazionale da titolare. Ora punto ai Mondiali 2022 con la Polonia”

    Giacomo Emanuele Di Giulio
    04/06/2022 - 11:19

    Foto Tedeschi
    Zalewski: “Un sogno vincere un trofeo internazionale da titolare. Ora punto ai Mondiali 2022 con la Polonia”

    ROMA ZALEWSKI MOURINHO – Uno dei calciatori che più sono migliorati nella prima stagione di Josè Mourinho alla Roma è Nicola Zalewski. Il giovane italo-polacco ha mostrato tutte le sue qualità da esterno sinistro nel 3-4-2-1 dello Special One e alla sua prima stagione con i grandi ha vinto la Conference League. Per lui una lunga intervista al settimanale Sportweek dove ha parlato della sua stagione e del futuro. Questo uno stralcio delle sue parole.

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    Il presente ed il futuro di Zalewski

    Nicola, sei già un asso di Coppa.
    Se mi avessero chiesto un sogno, avrei detto: vincere un trofeo internazionale giocando da titolare.

    Pensando alla stagione, che cosa ti viene in mente?
    Tante cose. L’occasione che mi ha dato Mourinho, il lavoro fatto per adattarmi a terzino, cioè in un ruolo che non è il mio naturale, l’emozione di una finale in cui posso essere sembrato timido, per quanta pressione avevo addosso. E poi per mille motivi extra campo che hanno reso questa annata molto particolare.

    Torniamo alla nazionale. Visto che sei nato in Italia, quella azzurra ti ha mai cercato davvero?
    Diciamo che ero venuto a sapere di un interessamento, ma non è mai arrivata una chiamata ufficiale.

    Qualcuno dice che tu abbia scelto la Polonia perché l’Italia non va al Mondiale.
    Non è vero. La nazionale polacca mi ha chiamato sin dall’Under 15. Per rispetto nei loro confronti e della mia famiglia non ho mai avuto dubbi.

    Ci sono due figure iconiche della Roma che hanno a che fare con te: Bruno Conti e Boniek.
    Chi mi ha scoperto è stato Stefano Palmieri, poi Conti mi ha fatto firmare con la Roma. Con Boniek abbiamo un rapporto quasi familiare, quando ci sentiamo non parliamo solo di calcio. Aveva un ottimo rapporto con papà.

    Alcuni dicono che tu somigli a Iniesta…
    Io non ho mai avuto miti calcistici, ma è un paragone grande. Se parliamo del ruolo, però, magari fare la mezzala di centrocampo non mi dispiacerebbe. Anche il mio amico Lorenzo Pellegrini dice che potrei giocare nel suo ruolo.

    Con Mourinho, che ti chiama il ‘Bambino’, che rapporto hai?
    Un rapporto normale tra tecnico e giocatore. Niente di più e niente di meno.

    Come vedi il tuo futuro?
    Spero pieno di soddisfazioni, anche perché a Roma sto bene. Ma ora penso solo alla nazionale. Visto che vado di corsa, provo anche ad andare al Mondiale, no?

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