Vinciguerra: “La tifoseria non si è sentita rispettata con l’addio di De Rossi, ora c’è un nuovo vuoto da colmare”

VINCIGUERRA DE ROSSI ROMA – Paola Vinciguerra, psicoterapeuta romana e presidente dell’Associazione europea disturbo da attacchi di panico, ha rilasciato un’intervista a Il Messaggero. Tra gli argomenti trattati c’è anche la separazione tra Daniele De Rossi e la Roma: “Due anni dopo, un altro bagno di lacrime all’Olimpico. Un altro simbolo va via dalla “famiglia”. Ma con una diversa emozione collettiva”.
Lei parla di “famiglia” e di abbandono, perché?
“Che cosa altro sono questi saluti allo stadio? La grande “famiglia” si riunisce per separarsi dal suo “parente” amato. Una separazione non aspettata e, soprattutto, non accettata. Per Totti è stata una festa, pur commovente. Ora no”.
L’addio non voluto dal giocatore viene vissuto dalla tifoseria come un tradimento?
“Certo, si è obbligati a separarsi da un idolo che faceva parte di un tuo credo, di un sogno. Un insulto alla fedeltà”.
Perché De Rossi è sempre stato fedele alla squadra?
“Perché la tifoseria ancora non si è ripresa dal saluto di Totti e ora ha di nuovo un vuoto da colmare. Non si è sentita rispettata, appunto, nella fedeltà”.