Vina diventa un caso: in campo con l’Uruguay contro l’Ecuador

Giacomo Emanuele Di Giulio
07/09/2021 - 10:43

Foto Tedeschi
Vina diventa un caso: in campo con l’Uruguay contro l’Ecuador

ROMA VINA URUGUAY – Matias Vina sembra già pronto per tornare a giocare con l’Uruguay nonostante le preoccupazioni dello staff tecnico giallorosso. L’esterno potrebbe essere già inserito da Tabarez per la sfida con l’Ecuador.

La Roma si aspettava già il ritorno dell’esterno sinistro

La permanenza di Vina con il ritiro uruguagio rischia di diventare un caso diplomatico. Come riportato dal Corriere dello Sport, la Roma si aspettava un ritorno immediato alla base dopo il fastidio al flessore della coscia destra. L’esterno sinistro è ancora in ritiro con l’Uruguay e il ct Tabarez ha già annunciato di volerlo schierare nel match contro l’Ecuador. Così facendo il calciatore tornerà nella Capitale solamente tra sabato notte e domenica mattina. Impensabile un suo impiego nel match dell’Olimpico contro il Sassuolo.

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    1. Risposta di istinto comprensibilissima ma sai bene che negare il consenso alle convocazioni ove non ci sia un problema eclatante ci si infila in un dedalo di regole che penalizzerebbero le società. Al momento della convocazione il calciatore era abile per giocare e quindi non sussisteva alcun motivo per la negazione.
      La supposizione positiva in confronto all’idea che ci si era fatti è che se il giocatore è potenzialmente convocabile per l’ennesima partita nazionale vuol dire che il danno non era cosi’ grave e quindi potremmo riaverlo in tempi brevi. La speranza invece è che il giocatore non forzi il rientro in nazionale per motivi nazionalistici a scapito della condizione fisica perchè ovviamente un aggravamento della condizione porterebbe a danni maggiori.

      Come al solito nel calcio continuano a sussistere regolamenti lavorativi conflittuali: i giocatori sono classificati come professionisti ma hanno un sindacato come se fossero dipendenti, il costo di cartellino stipendi cure mediche sono sostenuti dalla società alle quali prestano i loro servizi ma le nazionali possono impossessarsene come e quando vogliono senza responsabilità del contratto lavorativo del professionista e senza responsabilità del preservare il professionista da infortuni fisici. D’altro canto, vedendolo dal punto di vista di una nazione bisogna essere onesti e pensare che una rappresentativa ufficiale di un popolo intero, di una sovranità territoriale, non puo’ essere soggetta o subordinata a questioni di ordine privato. Tutto questo dimostra che la ragione sta da entrambe le parti e che tutto si riduce alla gestione con il buon senso.

  1. Infatti dopo il caso Spinazzola, che seguiva q Zaniolo, oltre agli 8 milioni di indennizzi, al minimo accenno si problema i nostri ce li rimandano subito indietro. Meglio tardi che mai.

  2. durante il riscaldamento Vina dovrebbe lamentare un fastidio al flessore della coscia destra, domenica a Sassuolo non giocherebbe ugualmente ma almeno si risparmia questi 90′ e si spera che riesca a recuperare per i successivi impegni

  3. Non è un po’ troppo in là giocare le partite della nazionale (Uruguaiana in questo caso) il venerdì sera, ore 12:30 italiane?

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