• Vicesindaco Catania: ´Per i tifosi della Roma, punizione blanda´

    23/01/2008 - 0:00

    Il vicesindaco di Catania, Giuseppe Arena, in relazione alla decisione adottata dall’Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive, tendente a limitare la trasferta dei tifosi della Roma a seguito dei gravi fatti di sangue di domenica scorsa, dichiara:
     
    “Le decisioni dell’Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive del Viminale, ancora una volta, mortificano ed umiliano i tifosi del Catania, aggrediti domenica e defraudati il giorno seguente.
    E’ incredibile, infatti –prosegue il vicesindaco- come preordinate azioni paramilitari atte ad offendere gravemente la vita umana, vengano “scambiate” e contrabbandate anche da una certa “stampa” tollerante, per intemperanze, ruggini, ostilità compiute dai tifosi della squadra avversaria. Si tratta invece di veri e propri attentati se è vero che, dal 4 settembre 2006 al 20 gennaio 2008, ben trenta tifosi di diverse squadre ospiti della Roma, sono stati accoltellati da gruppi di peseudo-tifosi giallorossi accaniti ed armati fino ai denti. Purtroppo, tra questi (ed è il secondo anno consecutivo), si segnalano dieci tifosi rossazzurri, sette lo scorso anno e tre quest’anno. E’ gravissimo!
    E’ gravissimo -aggiunge il vicesindaco Arena- avere registrato l’anno scorso il colpevole silenzio di certa stampa nazionale, spasmodicamente impegnata invece in una vera e propria campagna denigratoria nei confronti della nostra tifoseria e dell’intera nostra città dopo i fatti del due febbraio 2007. E’ gravissimo, inoltre, non avere avuto notizia alcuna delle indagini relative ai gravi fatti criminosi a distanza di un anno che, ricordiamo, provocarono gravi danni alle persone ed alle cose (anche un pulmino incendiato). E’ gravissimo notare come discutibili provvedimenti restrittivi della libertà di azione e movimento, vengano adottati in maniera quanto meno illogica astrusa ed assai inconcludente –come mai si impone il divieto alla nostra tifoseria per la trasferta di Napoli e non per quella di Roma ad alto rischio e soprattutto, era stato previsto un piano straordinario di tutela e prevenzione per i nostri sostenitori in occasione di questa partita? E’ gravissimo, infine –sottolinea il vicesindaco- riscontrare disparità di trattamento e diversità di sanzioni, a seconda che si tratti di piazze blasonate e quindi possibilmente coperte da immunità, e di piazze genuine e senza santi in Paradiso come la nostra: se i gravi fatti di sangue si fossero verificati nei pressi di piazza Spedini o di piazza Santa Maria di Gesù a Catania, ci avrebbero questa volta squalificato il campo per dieci anni e magari avrebbero, che ne so, bloccato voli e traghetti per il capoluogo etneo per almeno sei mesi.
    Insomma basta, è ora di finirla. Chiediamo giustizia rispetto e parità di trattamento. Ho incontrato il sig. Prefetto di Catania Finazzo, insieme al sindaco Scapagnini, per denunciare l’accaduto e per chiedere tutela anche per il prosieguo del campionato. La sconcertante punizione inflitta ai sostenitori giallorossi per i gravi fatti di domenica è offensiva, blanda e per nulla commisurata alla gravità dell’evento delittuoso. Non abbiamo bisogno –conclude il vicesindaco Arena- di un brodino caldo assai irritante in verità, che offende la nostra dignità e la nostra intelligenza. Abbiamo invece necessità che questa volta, rapide ed efficaci indagini assicurino alla giustizia i responsabili del vile attentato, mediante la ferrea e severa applicazione di una legge che, ricordiamo agli altri, noi lo abbiamo bene in mente, dovrebbe essere uguale per tutti”.

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