Una Roma volitiva si aggrappa alla fame dei suoi “bambini”
Mourinho la vince con la fame, la personalità e la sana pazzia dei suoi giovani talenti, o bambini come usa chiamarli lui stesso. La settimana del derby, i giallorossi la vivranno dunque guardando la Lazio dall’alto in basso in virtù del sorpasso riuscito.
Foto Tedeschi

Una Roma corsara ottiene tre punti pesantissimi in chiave classifica in casa del Verona che pure per primo era andato in vantaggio. Mourinho la vince con la fame, la personalità e la sana pazzia dei suoi giovani talenti, o bambini come usa chiamarli lui stesso. La settimana del derby (con vista sulla decisiva sfida di Europa League con il Ludogorets giovedì), i giallorossi la vivranno dunque guardando la Lazio dall’alto in basso in virtù del sorpasso riuscito. Una rimonta al cospetto di un Verona mai domo, ma grazie a un superlativo Cristian Volpato, l’italo-australiano appena 18enne, fresco del rinnovo fino al 2026 firmato un mese fa, e già in rampa di lancio. Gol e assist, quello per il 3-1 finale straordinario di El Shaarawy, e si prende la cover story della serata.
LEGGI ANCHE
SEGUI ROMANEWS ANCHE SU TWITTER
Volpato sulle orme di Zalewski
Approdato alle giovanili giallorosse a gennaio 2020, Volpato ha esordito in prima squadra nel dicembre 2021, segnando il suo primo gol da professionista proprio contro l’Hellas Verona nella partita del 19 febbraio 2022. Mourinho, come già fatto nella scorsa stagione con Zalewski, ha osato e creduto in lui. Lo ha tenuto a Trigoria nonostante il suo nome in estate fosse finito su tanti taccuini del calciomercato. E c’è da ricordare che di stima reciproca trattasi, visto che il giovane Cristian ha sempre sottolineato nelle interviste rilasciate sino ad ora che essere allenato dallo Special One era un suo obiettivo fin da bambino.
LEGGI ANCHE
Matic scuote tutti
Vittoria di cuore e carattere per i giallorossi che, seppur con difficoltà sotto porta, sono riusciti ad approfittare della superiorità numerica per oltre un’ora. Jose’, vista l’ennesima serata grigia di Abraham butta nella mischia il tridente El Shaarawy, Volpato, Belotti. Ma a scuotere il suo 11 in campo è l’innesto di un mediano, Matic. E dire che ha raddrizzarla dopo lo svantaggio ci aveva pensato il redivivo Zaniolo che non segnava dalla finale di Conference League, e che in campionato non la buttava dentro dal 23 gennaio scorso, sul campo dell’Empoli.
Camara non sbaglia un colpo
Ma se la Roma fa festa lo deve anche a Camara, decisivo anche al Bentegodi. Non solo serve l’assist per Zaniolo con un break fondamentale, ma si rivela sempre più importante in mezzo al cambio. Ha gamba, cambio di passo, quantità e qualità. Uomo di equilibrio, di recupero palloni e anche di rifinitura. Aggressività, dinamismo e forza. Non sono tutte rose e fiori, perché anche contro gli scaligeri la compagine di Mou ha dovuto faticare per avere ragione. Ma il coraggio dell’allenatore e la ricchezza del vivaio giallorosso (a proposito, tre gol tutti di fattura italiana), su cui i Friedkin e Pinto in questi mesi hanno molto puntato, hanno premiato lo sforzo di un gruppo, che tra mille difficoltà e tante assenze, è ancora alla ricerca di certezze e identità.
Gspin