Trabzonspor-Roma, l’analisi tattica: coperture preventive, palleggio e lettura della gara valgono i tre punti

Redazione RN
20/08/2021 - 13:04

Foto Tedeschi
Trabzonspor-Roma, l’analisi tattica: coperture preventive, palleggio e lettura della gara valgono i tre punti

TRABZONSPOR ROMA ANALISI TATTICA – Prima gara ufficiale coi 3 punti in palio, primo mini Tour de Force stagionale da 4 gare in 12 giorni, prima vittoria della gestione Mourinho, ma anche prime indicazioni tecniche sui connotati di un gioco e di un modulo che ricalca per sviluppi e dislocamento in campo il 4-2-3-1 rivisitato nell’ultima parte di stagione dal suo connazionale Fonseca; il tutto con una differenza sostanziale e decisiva: l’aspetto temperamentale…per una Roma sempre in partita, concentrata, attenta, e applicata, che risponde colpo su colpo e che fa la gara per larghi tratti, con il pubblico di casa che si fa sentire, senza turbare (finalmente) più di tanto gli interpreti in giallorosso; di un buon auspicio, quindi, l’atteggiamento mentale evidenziato nei vari momenti di una gara dal risultato finale giusto per quanto visto nei 90 minuti.

Moduli e sviluppi di gioco

Mourinho mostra eloquentemente di prediligere per la sua Roma formato 2021/22 un 4-2-3-1 sulla falsariga del predecessore, con Mancini e Ibanez centrali difensivi davanti a Rui Patricio, e con Karsdorp e Vina esterni propositivi e di spinta costante; in mediana le scelte sono prevedibili, con Veretout e Cristante che costruiscono e fanno filtro in base alla fase, con Il francese che va in verticale dentro al campo, lasciando la costruzione bassa a Cristante che palleggia posizionandosi tra i due centrali; e se anche qui punti i di contatto sono evidenti, altrettanto si può dire sul terzetto dei trequartisti alle spalle della punta, con Pellegrini a tutto campo, e con Zaniolo e Mkhitaryan esterni a piede invertito, tutti di raccordo con Shomurodov, terminale offensivo; per Avci un 4-3-3 pratico e libero da vincoli nei datati interpreti, una squadra offensiva nel modulo, ma legata comunque alle individualità di spicco, con Cakir tra i pali, e una coppia di centrali composta da Victor e un interessantissimo Edgar, con Bruno Peres e Koybasi esterni; in mezzo Bakasetas, Ozdemir, e Hamsik a comporre un centrocampo lineare che rompe la sua prevedibilità intorno alle invenzioni e linee di passaggio di Hamsik ; davanti Djanyni opera centralmente, con Gervinho e Nwakaeme frecce sulle corsie esterne.

Primo tempo di studio, ma la Roma gestisce e legge meglio i momenti della gara

Con Cristante che si abbassa in costruzione tra i 2 centrali, e Veretout che va in verticale, la Roma prova una prima costruzione, ma subisce l aggressione dei turchi che aggrediscono molto in avanti, riuscendo inizialmente ad inibire il palleggio giallorosso, creando difficoltà di costruzione nel fraseggio in mezzo al campo; per Mourinho difesa alta e uno schieramento corto e stretto al centro, con i turchi che fraseggiano poco e lavorano su cambi di gioco facendoci scivolare in ritardo i giallorossi; la squadra è  sempre ben scaglionata con coperture preventive adeguate, rischi limitati al massimo, con Shomurodov che viene molto incontro a cucire, quando in alcuni frangenti dovrebbe andare più in profondità; quando l’uzbeko viene incontro, Mkhitaryan e Zaniolo tagliano centralmente, nello spazio liberato, ma nelle criticità del primo tempo è proprio la mancanza di rifiniture adeguate (non arriva mai la palla verticale), ma soprattutto una volta migliorato il palleggio; il Trabzonspor fa densità centrale e ogni volta che la Roma esce col palleggio sugli esterni prende bene campo, e dalla difficoltà iniziale segnata dall’aggressività dei turchi una volta migliorato il palleggio manca solo la rifinitura giusta dei due terzini verso il centro area per ottimizzare il volume di gioco espresso, e la Roma diventa padrona di campo e gara.

Ripresa relativamente tranquilla, dove i valori tecnici emergono

Si riparte coi medesimi 22, con la Roma che aggiunge ora sempre il recupero in mezzo al campo, grazie alla compattezza centrale dalla quale nascono i due gol, e un interrogativo su come la squadra saprà gestire con compattezza e personalità il primo vantaggio; il gruppo regge, tiene, nonostante in fase difensiva Vina nell’1 contro 1 frontale difensivo abbia una postura piatta da correggere; la condizione fisica più avanti, per via dell’inizio anticipato di stagione rispetto alla Roma dei turchi, è un aspetto importante nella fase centrale della ripresa dove per un attimo i giallorossi dopo il gol subìto del pari si sentono insicuri, corrono male, specie all’indietro, dove vengono lasciati pericolosamente i due terzini contro le punte esterne; ora gli attaccanti giallorossi vanno a sprazzi e sono poco collaborativi tra loro, ma nonostante ciò i primi cambi che sortiscono effetto dentro la gara sono di Avci, con Cornelius per Gervinho, e Trondsen per Koybasi, con il norvegese ex Parma che sovrasta subito Mancini regalando ai suoi il pari momentaneo; si ripropone questo nuovo vantaggio, ma la Roma regge nonostante i cambi di Mkhitaryan e Shomurodov per Boria Mayoral e Carles Perez, mentre successivamente Kumbulla e Diawara (escono Pellegrini e Veretout) denotano cambi conservativi, con Mourinho che conclude la gara con un 3-4-2-1,e successivamente con Reynolds per Zaniolo in un 3-5-2.

Maurizio Rafaiani

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