Totti: “La Roma ha bisogno di Dybala. I Friedkin in silenzio? Sono scelte, c’è chi parlava troppo”
Le parole dell'ex Capitano giallorosso Francesco Totti sul futuro di Mourinho e sulla finale di Europa League
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TOTTI ROMA DYBALA – Manca sempre meno alla finale di Europa League. La Roma affronterà il Siviglia mercoledì 31 maggio alle ore 21 alla Puskas Arena di Budapest. Un match che potrebbe regalare ai giallorossi il secondo titolo europeo consecutivo dopo quello della Conference League di 12 mesi fa. Di questo e di altri temi della Serie A ha parlato Francesco Totti al Corriere dello Sport. Questo uno stralcio delle sue parole.
Il pensiero di Totti sull’Europa League e sulla Serie A
Le piacerebbe vedere Luis Enrique al Napoli?
“Sì, è decisamente un tecnico da Napoli. Mi piace, lo stimo e penso possa fare bene. È una brava persona, umile, disponibile e ha fatto la storia sia come calciatore che come allenatore, penso che possa essere la scelta giusta per il Napoli. È un grande allenatore”.
Mancano cinque giorni alla finale della Roma contro il Siviglia.
“Da romanista spero che la Roma possa vincere. È una partita secca, tutto può succedere ma spero che Mourinho possa vincere il suo secondo trofeo consecutivo”.
E se la Roma non dovesse vincere?
“Non sarebbe comunque una stagione fallimentare per la Roma. Perché se arrivi in finale, anche se poi la perdi, c’è il risultato di averla raggiunta. Poi naturalmente conta vincere e quello sarebbe un risultato importante”.
La Roma è col fiato sospeso sulle condizioni di Dybala.
“Spero che possa riuscire a raggiungere la finale in buone condizioni, perché la Roma ha bisogno di lui per cercare di vincere il secondo trofeo europeo. Si merita di giocare questa partita, è una partita secca e farà di tutto per esserci, quantomeno dalla panchina”.
Il possibile addio di Mourinho la preoccupa?
“Questo è il calcio, può succedere di tutto. È una decisione che spetta a lui, una decisione che lui e la società avranno già preso e comunicheranno alla fine dell’Europa League. Non so cosa ha scelto di fare il mister, ma mi auguro che possa restare alla Roma”.
Il silenzio dei Friedkin?
“Non posso entrare nelle dinamiche della società, se hanno preso questa strada del silenzio penso sia giusta e va rispettata. Da quando sono arrivati hanno intrapreso la scelta del silenzio. C’è chi parlava troppo e chi invece parla di meno”.