Totti: Così si mette male; Sensi: Roma, ora basta

19/09/2009 - 0:00

 
Il Messaggero – Un gruppo da buttare, quello visto a Basilea. E’ la Roma senza anima e senza voglia, umiliata in Svizzera da avversari modesti. Incapace di lottare, di vincere un contrasto e di tirare in porta. Fragile dietro: 15 reti in 8 gare ufficiali. Impotente davanti: nessun gol, per la prima volta dall’inizio stagione. La peggiore performance in due mesi di attività agonistica: mai vista così pavida e fiacca con Spalletti, anche nell’ultimo periodo della gestione dell’allenatore dimissionario.
 
Ranieri riparte proprio dalla vergognosa prova al St. Jakob Park. Dentro gli spogliatoi di Trigoria le urla del tecnico rimbombano davanti allo schermo che ripropone errori e orrori della gara di Basilea. Quasi un’ora di accuse, prima di scendere in campo nel pomeriggio, individuali e di squadra. L’allenatore boccia i comportamenti del gruppo. La Roma è da rifare tatticamente e psicologicamente. Pizarro ammette che non c’è più entusiasmo c’è da credergli. Nessuno ha più la forza di ridere e in questo modo si lavora male.
 
La proprietà lascia campo libero a Ranieri. Lo appoggia in ogni decisione. Ma Rosella Sensi, a Milano per l’assemblea di Lega, avverte i giocatori: «Ora basta, non si può continuare così: sono proprio delusa». Indica l’unica strada per rivedere la luce: «Le chiacchiere servono a poco, ci vogliono i fatti. In campo. Bisogna lavorare sodo per arrivare ai risultati. Ho visto bene quello che è mancato a Basilea, ma non sto certo a dirlo. Me lo tengo per me. Preferisco che ne parli il tecnico. Se Ranieri, giovedì sera, è stato duro con i giocatori avrà avuto i suoi buoni motivi».
 
«Se non ci svegliamo, rischiamo di fare una brutta fine». Francesco Totti inquadra la situazione. E’ allarme a 360 gradi, con il coinvolgimento di tutti i calciatori, nessuno escluso. «Dobbiamo riscattarci subito, già con la Fiorentina. Se non ci sbrighiamo a mettere le cose a posto, ci ritroviamo in una china molto pericolosa. L’unica soluzione per uscire dal tunnel è ritrovare il successo. Dobbiamo ricominciare da zero, facendo un passo alla volta, partita dopo partita». Pizarro ha detto che la Roma non riesce a seguire Ranieri (Spalletti andò via, spiegando dopo la gara con la Juve che il gruppo non lo seguiva più…). Totti va oltre: «Non riesco a spiegarmi, però, una cosa che mi sembra incredibile: il modo di giocare voluto da Ranieri è più facile da mettere in pratica rispetto a quanto chiedeva Spalletti. Eppure non riusciamo a fare risultati. Il calcio di Spalletti era più complicato, più spettacolare, più di impatto. All’epoca eravamo bravissimi. Ottenevamo vittorie, successi, trofei, e tagliavamo traguardi. Adesso, con gli stessi giocatori, non siamo in grado di giocare un calcio più semplice. Comunque, pensiamo a vincere, non pensando al passato: servono sacrifici e umiltà. Dobbiamo tenere ben presente quanto possiamo fare. Renderci conto che ancora siamo in grado di dare tanto. Il nostro valore non può essere questo».
 
Brighi è recuperato, Perrotta quasi. Preoccupa, invece, Baptista. Il brasiliano ha una condrite al ginocchio (1°-2° grado), meno grave di quella di Doni (3° grado), ma comunque fastidiosa e da gestire. L’attaccante deve convivere con il problema alla cartilagine. Vorrebbe fermarsi un paio di settimane, ma la società non è d’accordo. Oggi se ne parlerà a Trigoria. Intanto la società rischia una multa per gli incidenti di Basilea: l’Uefa sembra intenzionata a prendere provvedimenti per gli scontri tra i tifosi giallorossi (9 fermati) e la polizia fuori dello stadio. Molto dipenderà dal referto del delegato presente al St.Jacob Park.

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