Zapata e Lukaku, centravanti calamita dai destini incrociati
La Roma cerca continuità dopo le vittorie contro Empoli e Sheriff: prossimo avversario il Torino. Ecco il faccia a faccia tra Zapata e Lukaku

TORINO ROMA FACCIA A FACCIA – Non c’è molto tempo per ragionare tra una partita e l’altra. Di ritorno da Tiraspol dopo aver vinto all’esordio in Europa League, per la Roma è già arrivato il momento di pensare al prossimo impegno di campionato. Gli uomini di José Mourinho sono in cerca di quella continuità di risultati che permetterebbe di aggiustare la situazione in classifica. E la sfida in trasferta contro il Torino, a +3 sui giallorossi, chiude la quinta giornata.
Dosare le energie è il mantra da seguire per affrontare tutti questi impegni così ravvicinati. L’avversario, però, non è dei più semplici da gestire, soprattutto dal punto di vista fisico e dell’intensità in campo. Con Renato Sanches di nuovo ai box, il tecnico portoghese deve risolvere il rebus a centrocampo. Dall’altra parte, invece, mister Juric si gode l’ottimo momento di forma di alcuni giocatori, come ad esempio l’ex giallorosso Radonjic.
La partenza negativa nei primi tre turni di Serie A non lascia alla Roma molti margini di errore. Per questo motivo, l’allenatore ha bisogno dell’aiuto di tutti. I tifosi si augurano che la vittoria roboante contro l’Empoli sia solo l’antipasto di un mese importante per il prosieguo della stagione. Adesso, arriva un match insidioso, ma che allo stesso tempo rappresenta l’ultimo successo fuori casa dei capitolini in campionato.
Torino, Duvan Zapata
Ad agosto sembrava ad un passo dal vestire la maglia della Roma. Le vie del calciomercato, però, sono infinite e alla fine Duvan Zapata ha deciso di ripartire dal Torino. “Juric mi ha chiesto di trascinare la squadra”, ha dichiarato nel giorno della sua conferenza stampa di presentazione. Contro Genoa e Salernitana, fin qui le uniche due uscite con la maglia granata, il colombiano è partito sempre dal primo minuto.
In quelle partite, il classe ’91 ha funzionato soprattutto da centroboa. All’esordio ha registrato il 79,23% di pressione ricevuta (secondo giocatore dopo Pellegri), mentre a Salerno la percentuale è stata del 69,24%. Come una sorta di calamita, il centravanti ex Atalanta, quando ha il pallone tra i piedi, attira quasi tutta l’attenzione della retroguardia avversaria. Non è un caso, infatti, che sia il giocatore ad aver subito più falli (8) tra gli attaccanti del Toro.
Insomma, tanto lavoro sporco. Ovviamente non finisce qui, perché il 29enne è anche una punta di sfondamento che vede la porta. Nelle 5 annate trascorse a Bergamo, ha raggiunto e superato quattro volte la doppia cifra in campionato. Dalla 2018-2019 alla 2021-2022: si parla di 24, 18, 15 e 10 reti. In una rosa che fatica a segnare come quella di Juric, ecco che Duvan diventa la fonte principale da cui attingere.
Roma, Romelu Lukaku
L’alieno Lukaku è atterrato sulla Capitale. Sin da quella ventina di minuti disputati nella sconfitta contro il Milan, il belga ha dato l’impressione di essere il punto nevralgico della rosa di Mourinho. Anche lui, come scritto prima per Zapata, è un accentratore di attenzioni, sia dentro che fuori dal campo. E chissà quale sarebbe stato il suo destino se il colombiano fosse effettivamente sbarcato a Roma. L’arrivo di ‘Big Rom’ sposta gli equilibri, come dimostrano i match con Empoli e Sheriff.
Nel primo caso, l’attaccante ha giocato con quasi il 70% di pressione ricevuta ed è andato in gol al secondo tentativo. A Tiraspol, invece, in una gara abbastanza bloccata, ha avuto bisogno di un solo tiro nello specchio per abbattere la porta e indirizzare definitivamente la partita. In vista dei prossimi impegni, lo Special One si aggrappa al suo totem. “Ha bisogno di giocare, prendere coordinazione”, queste le ultime parole del mister circa la condizione fisica di Romelu.
In Italia, l’ex Chelsea e Manchester United ha trovato terreno fertile. Sotto la guida di Conte all’Inter ha immagazzinato 47 gol in due stagioni (23 e 24). Con Inzaghi, nonostante i problemi fisici, è riuscito a toccare quota 10. Alla fine, si torna sempre dove si è stati bene, e l’avventura all’ombra del Colosseo è appena cominciata. A lui il compito di prendere in mano la squadra e condurla verso gli obiettivi prefissati. “Dobbiamo essere umili e pedalare. Ora si inizia a fare sul serio”, Lukaku dixit.
Marco Guerriero