Tiago Pinto sceglie, ma i colpacci sono di Mourinho: così funziona il mercato della Roma
Da Dybala e Matic a Lukaku: sui colpacci della Roma c'è il marchio di Mourinho, come riconosciuto dallo stesso Pinto. Ma anche il GM portoghese è fondamentale nelle negoziazioni
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TIAGO PINTO MOURINHO ROMA – “Io e Mourinho parliamo la stessa lingua, ci diciamo le cose in faccia. Non voglio creare nessuno scontro”. Così ha parlato Tiago Pinto durante la conferenza stampa di ieri per quanto riguarda gli obiettivi stagionali e il calciomercato. Il GM portoghese è stato abbastanza schietto davanti ai giornalisti: alla Roma tutti remano nella stessa direzione, dall’allenatore alla dirigenza. Questo è il mantra della società. Non sono mancati, inoltre, momenti di elogio nei confronti dello Special One, che in alcuni casi ha contribuito alla chiusura di operazioni importanti, come riconosciuto dallo stesso Pinto.
Da Dybala e Matic a Lukaku: sui colpacci della Roma c’è il marchio di Mourinho
La Roma ha seguito l’odore delle occasioni per colmare la lacuna più urgente dell’organico, il sostituto di Tammy Abraham. Non ha avuto la possibilità di scegliere un profilo preciso, scrive Il Corriere dello Sport, essendo vincolata ai parametri del fair play finanziario e del cosiddetto transfer balance (equilibrio tra chi entra e chi esce) che Tiago Pinto ha ben descritto ieri a Trigoria.
Se a ridosso del gong è arrivato il miglior rinforzo possibile, Romelu Lukaku, il principale merito è stato di Mourinho, come lo stesso GM ha voluto sottolineare. Il rapporto personale con il giocatore, già allenato in due occasioni diverse in Inghilterra, ha tracciato il sentiero del colpo più rumoroso dell’estate. Rapidi e abili sono poi stati i Friedkin a volare a Londra per chiudere l’affare con il Chelsea, ben supportati da Pinto che nelle negoziazioni non ha nulla da imparare.
In fondo era successa la stessa cosa nell’estate 2022 con Dybala e Matic. Senza Mourinho, nessuno dei due avrebbe mai giocato nella Roma. La dirigenza ha segnato i gol dopo che l’allenatore gli aveva fornito gli assist. Se i due continueranno a convivere alla Roma anche dopo il 30 giugno 2024, ipotesi quantomeno improbabile oggi, il sistema operativo sarà più o meno lo stesso. Sui nomi che pesano, che spostano gli equilibri della squadra, sarà Mourinho a muoversi in prima persona per introdurre il giovane connazionale al tavolo della trattativa.