• Superlega, comunicato congiunto di Juve, Real Madrid e Barcellona: “Inaccettabili le minacce dell’Uefa”

    Teresa Tonazzi
    08/05/2021 - 11:07

    Superlega, comunicato congiunto di Juve, Real Madrid e Barcellona: “Inaccettabili le minacce dell’Uefa”

    SUPERLEGA JUVE REAL MADRID BARCELLONA – La Uefa ha di recente minacciato pesanti sanzioni nei confronti Juventus, Real Madrid e Barcellona dopo il progetto Superlega. I tre club sono stati deferiti agli organi disciplinari e rischiano addirittura l’esclusione dalle coppe. Le tre societĂ  hanno quindi diramato un comunicato congiunto, nel quale si ritengono inaccettabili tali pressioni e minacce, e nel quale le due spagnole e l’italiana cercano di fornire il loro punto di vista e le loro giustificazioni sulla vicenda. A quanto si legge, la Superlega è descritta come “un’opportunitĂ  unica per offrire ai tifosi in tutto il mondo il miglior spettacolo possibile e per rafforzare l’interesse globale nel calcio”. Di seguito il comunicato integrale.

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    Il comunicato di Juve, Real e Barça

    In relazione al comunicato emesso da Uefa il 7 maggio sulla Super League e alla posizione assunta da nove dei suoi membri fondatori, FĂştbol Club Barcelona, Juventus Football Club e Real Madrid Club de FĂştbol comunicano che:

    (i) I club fondatori hanno ricevuto, e continuano a ricevere, inaccettabili pressioni, minacce ed offese da terze parti al fine di ritirare il progetto proposto e, conseguentemente, desistere dal loro diritto/dovere di fornire soluzioni all’ecosistema del calcio mediante proposte concrete ed un dialogo costruttivo. Ciò è intollerabile in punto di diritto e la giustizia si è già pronunciata in favore della proposta di Super League, ordinando a FIFA e UEFA di astenersi, sia direttamente sia per il tramite dei propri associati, dall’intraprendere ogni azione che possa pregiudicare l’iniziativa in qualsiasi modo in pendenza del procedimento.

    (ii) Il progetto Super League è stato concepito congiuntamente dai dodici club fondatori:

    a. Con lo scopo di fornire soluzioni all’attuale insostenibile situazione del settore calcistico. I dodici club fondatori hanno condiviso la stessa preoccupazione – così come altri stakeholders nel calcio europeo – particolarmente nel contesto socio-economico corrente, che riforme strutturali siano indispensabili per assicurare che il nostro sport permanga di interesse e sopravviva nel lungo periodo. Per rispondere a ciò, il 18 aprile hanno annunciato la loro volontà di creare la Super League e di instaurare un canale di comunicazione con UEFA e FIFA, in un costruttivo spirito di collaborazione tra le parti, così come reso noto a ciascuna di esse nella stessa data;

    b. Con il massimo rispetto per le attuali strutture e per l’ecosistema del calcio. I club fondatori hanno espressamente convenuto che la Super League avrà luogo quando riconosciuta da UEFA, da FIFA o da entrambe, oppure quando, nel rispetto delle leggi e dei regolamenti applicabili, considerata quale competizione compatibile a tutti gli effetti con il permanere dei club fondatori nelle rispettive competizioni domestiche. Tuttavia, a dispetto di tali circostanze, UEFA e FIFA si sono sinora rifiutate di stabilire un adeguato canale di comunicazione; e

    c. Al fine di apportare stabilità finanziaria all’intera famiglia del football europeo, attualmente impattata da una crisi profonda che minaccia la sopravvivenza di molti club. Testimonianza di questo sono gli impegni annunciati a destinare annualmente fondi di solidarietà di importo garantito, rispetto a quelli distribuiti da UEFA, e a rafforzare le regole di sostenibilità finanziaria, attraverso la creazione di un chiaro, trasparente ed efficace sistema di controllo, soggetto a verifiche da parte di esperti.

    (iii) I dodici club fondatori hanno condiviso come la Super League rappresenti un’opportunità unica per offrire ai tifosi in tutto il mondo il miglior spettacolo possibile e per rafforzare l’interesse globale nel calcio, che non è un fatto immutabile e che è soggetto a nuovi trend generazionali. Inoltre, hanno condiviso che uno degli obiettivi principali è la promozione del calcio femminile su scala globale, una enorme, ma attualmente sottostimata, opportunità per il settore.

    (iv) Siamo totalmente consapevoli della diversità di reazioni all’iniziativa della Super League e, conseguentemente, della necessità di riflettere sulle ragioni di alcune di esse. Siamo pronti a riconsiderare l’approccio proposto, per quanto necessario. Tuttavia, saremmo altamente irresponsabili qualora, consapevoli dei bisogni e della crisi sistemica del settore calcistico che ci hanno indotti ad annunciare la Super League, abbandonassimo la missione di fornire risposte efficaci e sostenibili alle questioni esistenziali che minacciano il settore calcistico.

    (v) Ci rincresce vedere come i club nostri amici e partner fondatori della Super League si trovino ora in posizione incoerente e contraddittoria avendo sottoscritto ieri numerosi impegni con UEFA. Tuttavia, poiché permangono i problemi concreti che hanno portato i dodici club fondatori ad annunciare la Super League alcune settimane fa, ribadiamo che, per onorare la nostra storia, per ottemperare agli impegni assunti nei confronti dei nostri stakeholders e dei nostri tifosi, per il bene del calcio e per la sostenibilità finanziaria del settore, abbiamo il dovere di agire in maniera responsabile e di perseverare nel raggiungere i nostri obiettivi, nonostante le continue ed inaccettabili pressioni e minacce ricevute da UEFA.

    (vi) Soprattutto, ribadiamo a FIFA, UEFA e a tutti gli stakeholder del calcio, come abbiamo fatto in numerose occasioni a partire dall’annuncio della Super League, il nostro impegno e la nostra ferma volontà di discutere insieme, con rispetto e nell’osservanza dei principi di diritto ma scevri da intollerabili pressioni, le soluzioni più appropriate per la sostenibilità dell’intera famiglia del calcio.

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    1. alla fine faranno che possono fare le coppe europee (se vogliono) ma devono pagare 50 mln e per 2 anni il 95% dei premi verrĂ  dato dall’uefa in beneficenza, e probabilmente mercato in tentrata bloccato fino al 1 maggio 2022
      mi sembra cosa ragionevole (e sarebbe un danno economico non da poco)

      1. Questa idea non è percorribile e significherebbe la fine di questi club.
        50 milioni di multa, poi per 2 anni consecutivi non incassano niente dall’uefa e col mercato bloccato neanche potrebbero vendere i calciatori, se non vogliono poi ritrovarsi a schierare i primavera.

        1. radiarle dalle coppe (fosse anche solo per 2 anni) non possono …
          altre strade porterebbero ad infinite liti nei tribunali con tempi di sicuro lunghi e pene incerte (magari fra 5 anni diranno che si devono paghere oppure boh)
          leggendo articoli esteri una cosa simile è la soluzione piĂą “probabile”
          ps : ho parlato di mercato bloccato in entrata , non in uscita, è una “classica” punizione che a volte l’uefa commina

    2. Fanno parte di una organizzazione ben definita e collaudata. Con la loro iniziativa cercano di metterla in crisi con grave danno per tutti ed esclusivamente per proprio tornaconto. Ora pretendono che tutto passi come acqua fresca. Spero che l’UEFA abbassi la cresta a questi boriosi arroganti con sanzioni esemplari.

    3. Se il calcio e’ insostenibile grazie a loro, se ne prendano le responsabilita’, che portassero i libri in tribunale come qualsiasi altra attivitĂ  no inventare vie di fuga insostenibili, ridicoli.
      Le sanzioni, giuste!
      Sono tutti arcimiliardari ce li mettessero loro i soldi dei debiti che hanno fatto, invece di fare i geni della finanza, con il debito buono e quello cattivo.
      Ridicoli, buffoni, vermi.. e basta se no non me lo pubblicano

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