Stadio Roma, l’ex Velodromo può essere l’area giusta: ecco i pro e i contro

STADIO ROMA EX VELODROMO – In attesa che in Campidoglio si voti per l’annullamento del pubblico interesse all’ormai vecchio progetto di Tor di Valle, la Roma dei Friedkin valuta altre aree su cui costruire il nuovo Stadio.
L’ultima idea dei Friedkin
Un impianto in linea con la filosofia voluta dalla società: verde, sostenibile, integrato al territorio e che tenga conto delle esigenze dei tifosi. Inoltre i Friedkin non vogliono costi aggiuntivi per le opere pubbliche. L’ultima idea, come riporta Il Corriere dello Sport, è l’ex Velodromo, nell’area dell’Eur. In una prima analisi dell’area erano emerse diverse criticità riguardo gli spazi poco ampi. Ma il dialogo tra Stefano Scalera e i vertici di Eur Spa va avanti in modo costruttivo. Sono stati trovati dei terreni attigui a quelli dell’ex Velodromo che possono essere utilizzati per i parcheggi, terreni di proprietà del Comune di Roma. I terreni dove sorgerebbe l’impianto invece appartengono a Eur Spa, locatore degli uffici della Roma in Via Tolstoj, che presto saranno chiusi per aprire una nuova sede in centro.
Gli ostacoli da superare
Per portare la sede del nuovo progetto all’Eur però andrebbero superati alcuni ostacoli. In primis le resistenze del presidente della società Eur Spa, Alberto Sasso, che è stato consulente nella mediazione per il Comune di Roma dello stadio e della riduzione del business park di Tor di Valle, previsto dal progetto iniziale di Pallotta. Inoltre per Eur Spa esiste un problema di viabilità e l’azienda aveva già programmato altri investimenti nell’area dell’ex Velodromo. Naufragato un vecchio progetto con scopo residenziale, pra la situazione verrà ristudiata dalla società, partecipata al 10% dal Comune di Roma e al 90% dal Mef, da dove proviene proprio il responsabile dei rapporti istituzionali giallorossi Stefano Scalera.
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