Stadio Roma, Grancio: “Una vergogna le assenze in commissione urbanistica. Tor di Valle non è più una priorità”

Redazione RN
02/12/2020 - 16:31

Foto Tedeschi
Stadio Roma, Grancio: “Una vergogna le assenze in commissione urbanistica. Tor di Valle non è più una priorità”

ROMA TOR DI VALLE GRANCIO – Il capogruppo del Misto in Assemblea capitolina, Cristina Grancio ha dichiarato in una notta che nella giornata odierna alla commissione urbanistica del Municipio IX sullo stadio di Tor di Valle “si è consumata una vergogna istituzionale intollerabile: il dipartimento Urbanistica, il presidente municipale, i proponenti e l’As Roma, snobbano un municipio, che per numero di abitanti rappresenterebbe la tredicesima città italiana. Questo atteggiamento denota che l’amministrazione non ha modificato le sue modalità di agire sullo stadio nei confronti del Municipio – aggiunge -. Non dare notizie e calare gli atti all’improvviso, è un atteggiamento che non permette di maturare con serenità una consapevolezza politica. L’As Roma, che delega a partecipare alla commissione un architetto che si occupa dei Roma store, e che quindi è un rappresentante sprovvisto della qualifica che era di Baldissoni, tra l’altro non ancora sostituito nell’assetto societario, è un chiaro segnale che per la nuova proprietà Tor di Valle non è più una priorità. Se così non fosse sarebbe un atteggiamento che denoterebbe mancanza di trasparenza e di correttezza nei confronti dei rappresentanti dei cittadini. Resta invece l’interesse del Comune e di Raggi a questa operazione solo per propaganda elettorale. Ma se andasse in porto anche la sola variante urbanistica questo concederebbe alla Eurnova di Parnasi di incassare un notevolissimo incremento di cubature, che a quel punto potrebbero essere dislocate in altri quadranti della città. Il piatto della speculazione edilizia sarebbe servito”, ha concluso.

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  1. Se veramente i Friedkin stanno snobbando Tor di Valle mandando un “rimpiazzo” non qualificato (ne dubito…) è perchè si sono stufati dei giri politici del comune di Roma e stanno virando verso quello di Fiumicino (non credo abbiano rinunciato allo stadio…)

    1. È pagata date, da me, da tutti noi con le nostre tasche, e se tu come altri fossi in grado di leggere quello che la Grancio ti sta gridando con tutta la sua disperazione staresti dalla sua parte.
      Lei ci sta dicendo che è stata messa in piedi un speculazione solo per cambiare il piano regolatore nella zona di tor di valle, e che allo stato attuale, se la Roma non comunica le sue intenzioni, l’iter amministrativo andrà avanti con la possibilità che non venga data la possibilità di costruire lo stadio (perché la roma non ha più interesse a costruirlo in quel punto) ma che venga comunque variato il piano regolatore permettendo di costruire dove oggi è super vietato.
      Succedesse questo, solo parnasi e indirettamente Unicredit ne gioverebbero, e questo grazie alla Roma e ai suoi tifosi, chiaramente la Roma non avrebbe nessun vantaggio, né stadio né soldi da incassare da eventuali costruzioni.
      Probabilmente se si costruisse a tor di valle credo che Pallotta ne guadagnerebbe attraverso alcune società legate a eurnova di parnasi, questo non posso assolutamente affermarlo con certezza ma lo penso possibile e molto probabile dato il personaggio Pallotta.
      Io rimango contrario ad ogni speculazione su tor do valle, da piano regolatore la’deve sorgere il parco del Tevere, che si sbrigassero a farlo, per tutti i cittadini romani

  2. per i friedkin lo stadio della roma non è assolutamente una priorità, anzi…..
    lo stadio è stato lo spunto per una battaglia politica tra giunta e opposizione, è stato un ribadire al mondo intero come non ci sia serietà in questo paese , come non si possa avere il diritto ad un parere negativo o positivo in tempi umani e rispettosi per chi vuole intraprendere una iniziativa imprenditoriale, ed in ultimo sta servendo per una campagna elettorale di un’inetta politicamente disperata che viene turlupinata e presa in giro dai suoi stessi collaboratori avvezzi a fare il doppio gioco con le istituzioni radicate nei decenni negli uffici strategici di riferimento.
    tutto è cominciato con un appartamento a Boston acquistato per pochi dollari (capisciammè), e stadio o non stadio se non usciranno metri cubi da affidare alle società UniCredit parnasi Pallotta (ricordate che la roma non c’entra nulla) tutto finirà con una richiesta di risarcimento al comune che noi cittadini , come al solito, pagheremo di tasca nostra.

  3. Berdini, sei tu? Ma perché vi svegliate solo adesso? Avreste dovuto riformare, con coraggio e trasparenza, gli atti relativi a Tor di Valle fin dall’inizio della nuova consiliatura.

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