Stadio della Roma, Caudo: “Se non viene realizzata anche solo una delle opere di interesse pubblico, tutto il progetto stadio muore”

Redazione RN
22/09/2015 - 15:07

NOTIZIE ROMA – E’ iniziata questa mattina una serie di incontri dell’Osservatorio sullo Stadio di Tor di Valle, volto a far conoscere meglio ai cittadini il progetto della nuova casa giallorossa. Giovanni Caudo, assessore alla trasformazione urbana, è intervenuto all’incontro. Ecco le sue parole riportate dall’Ansa: “La delibera dice che lo stadio può aprire se il 50% delle persone arriva con i mezzi pubblici cioè, se non ci sono 16 treni l’ora lo stadio non apre. Nel nodo di Tor di Valle deve esserci un servizio di 16 treni l’ora per garantire il movimento di circa 20mila persone. La delibera capitolina stabilisce che in modo prioritario questo dovrebbe realizzarsi col prolungamento della linea B della metropolitana. Se in fase di conferenza di servizi decisoria, a seguito del parere gestionale espresso da Atac, si dovesse prevedere l’opzione di aver questo livello di servizio solo sulla Roma-Lido, automaticamente si disobbliga dal prolungamento della metro B e la Regione si fa carico di garantire i 16 treni l’ora su quella tratta”, cioè uno ogni 3,5 minuti.

L’assessore, come riporta AdnKronos, aggiunge: “Il parere letto in Parlamento è lo stesso dichiarato dall’autorità di bacino nella conferenza dei servizi preliminare del 31 luglio 2014. E riguarda la messa in sicurezza del fosso di Vallerano che esonda e mette sott’acqua l’area di Decima, già oggi a rischio esondazione. Il progetto del Comune ha accolto questa prescrizione aumentando da 2 a 5 milioni le previsioni di intervento per il rischio idraulico. Il nostro progetto, quindi, già prevede la messa in sicurezza del Fosso di Vallerano e il consolidamento degli argini sul Tevere così come prescritto dall’autorità di bacino. La procura, ovviamente, fa fede a quel parere che però è già vecchio di un anno. Ovviamente nella conferenza dei servizi decisoria sarà di nuovo presente l’autorità di bacino che verificherà se il progetto é coerente e risolve le prescrizioni date. Quello che è uscito sui giornali non è nulla di nuovo rispetto a quanto già era stato fatto: l’amministrazione comunale aveva già inserito la messa in sicurezza del pozzo di Vallerano tra gli interventi che qualificano il pubblico interesse dell’opera. Se non si risolve il quesito posto all’attenzione dall’autorità di bacino, il progetto non potrà andare avanti. In questa opera, come si può vedere dalla delibera, dovranno essere chiari gli obblighi del settore pubblico e quelli del settore privato sulla fattispecie del rispetto dei tempi dei lavori. Il piano approvato dal Comune prevede che, se non dovesse essere realizzata anche solo una delle opere di interesse pubblico individuate dall’assemblea comunale, tutto il progetto che ha al centro lo stadio muore ancor prima di nascere».

Altre dichiarazioni dell’assessore sono riportate da forzaroma.info: “La nostra maggiore aspirazione è quella di far conoscere il progetto ai cittadini. Non c’è nulla di peggio che basarsi sulle cose che circolano per sentito dire. Vogliamo mettere a disposizione uno strumento formale per far conoscere ai cittadini il progetto e l’iter, anche per migliorare lo stesso. Questo intervento è privato ma non per questo in contrapposizione all’amministrazione comunale. È un progetto che non ha una valenza esclusivamente edilizia e sportiva. Io sono molto più interessato al resto che allo stadio. Tutto l’intervento sarà fatto con finanza privata. Ha senso per la città sfruttare questo progetto privato perché noi siamo in una città che vive di una base economica molto bassa. Siamo una città provinciale che ha investimenti immobiliare esteri bassi. Tra Roma e Milano c’è un rapporto di 1 a 5 perché non abbiamo interventi funzionali di interesse per i privati. Interventi del genere porteranno nella capitale 700-800 milioni di euro. È possibile avere un nuovo sviluppo della città grazie agli interventi come questo progetto e altri lavori come le torri dell’euro. Lo stadio ha senso se si fa perché porta un grande investimento alla città. Quando un intervento porta 700-800 milioni alla città vedo in questa operazione un’operazione molto importante. Attenzione però a non entrare in questa dialettica nella città dove c’è uno strano connubio tra ambientalisti e cittadini che parlano di un’area negativa. Abbiamo esaminato con rigore il progetto, abbiamo rispettato i tempi e siamo andati in giunta. Poi è stato valutato il pubblico interesse fino ad aspettare il progetto definitivo che è stato presentato il 15 giugno. Abbiamo esaminato tutto con rigore. Io non ho mai visto un progetto studiato con questo rigorosità e in così poco tempo, però in un progetto così complesso ci sono delle cose che mancano. Se noi non prendiamo atto della crisi di Roma e non cerchiamo di ricostruire una base economica grazie ai privati che hanno un interesse per questa città, Roma rischia di essere meno vicina alle altre grandi capitali europee“.

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  1. Andasse a dirlo al Menzognero che oggi parla di irregolarita’ nell’appalto! Quale? Quello che avrebbe voluto Caltagirone per farlo lui lo stadio?

    1. Ma chi sei matteo…….renzi? ascolta io penso sia ora di finirla di boicottare quest’opera, gli Americani cacciano i soldi, ti forniranno delle infrastrutture che neanche in un film di fantascienza sto soggetto che siede indegnamente in Campidoglio si sognerebbe di realizzare, in ultimo FATELA FINITA tutti con queste “pippe mentali”, restituiamo ROMA ai ROMANOAMERIKANI e BASTA!!!!

      1. Scusa Apache, ma l’articolo l’hai letto e compreso o ti sei fermato al titolo? Hai capito che si parla in termini totalmente a favore dello stadio?

  2. Roma è una città che sulle regole non scherza. Intransigente peggio di una cittadina norvegese.
    Per lo stadio nuovo quanto meno è necessario chiedere un nuovo aereoporto, rinnovo completo di stazione Termini, deviazione del Tavere 5 km più a sud e la soluzione del problema campi Rom. Soluzione alternativa fare costruire lo stadio a qualcuno che sanno ormai tutti. Mi sembra semplice.

  3. È un bene che lui o chi per lui faccia chiarezza -ma non oggi, bensì costantemente- su quelle criticità che periodicamente vengono ritirate fuori, dicendo che sono criticità GIÀ DA TEMPO RISOLTE (per ora ovviamente solo sulla carta). In questo modo si SPUTTANANO tutti quelli che periodicamente le tirano fuori nella speranza di rallentare, infangare, millantare. E la gente sputtanata deve SPARIRE dal panorama pubblico di questa città.

  4. Assessore Caudo, sono sagge le sue parole,….ma….ha nozione in che stato versano le metro A e B (per ora lasciamo perdere la C) ogni giorno?
    Tutti gli utenti salterebbero dalla gioia se l’Atac garantisse treni ogni 3,5 minuti nel corso della settimana e senza fermarsi ogni minuto.
    L’Atac garantirà questo? E mi spiega se l’Atac non può garantire questo perchè dovrebbe andarci di mezzo questo progetto?

  5. Caudo, le opere fatte dagli altri imprenditori sono in regola? Hanno rispettato tutto? Vincoli, opere, cubature, viabilità, accesso, mazze, mazzette, cemento idoneo?

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