Stadio della Roma: tra le criticità mobilità, parcheggi e sorprese archeologiche
La società giallorossa aspetta con impazienza di poter costruire il suo nuovo impianto, ma ci sono delle criticità

Nei piani della dirigenza giallorossa, la squadra della Capitale dovrebbe avere il suo nuovo stadio in occasione del centenario dalla fondazione del club, nel 2027. Eppure, negli ultimi giorni si sono palesate alcune difficoltà, che necessitano di essere analizzate nel dettaglio. Le sensazioni sulla buona riuscita del progetto ci sono, e lo certificano le parole del sindaco Gualtieri, che definisce l’approvazione del verbale un deciso passo avanti per la realizzazione dello stadio.
Alcune criticità, tuttavia, rimangono. Trentaquattro documenti, infatti, in base a quanto riportato da La Repubblica, rivelerebbero le debolezze del progetto. Uno dei problemi principali, ad esempio, è quello rappresentato dalla mobilità. La polizia municipale, senza indugi, rivela: “Il tessuto viario limitrofo all’area interessata dal progetto presenta un flusso veicolare che non consentirebbe la regolare viabilità”. Inoltre, bisogna considerare eventuali intoppi per l’accesso e l’uscita delle ambulanze dall’ospedale Pertini nei giorni delle partite.
Anche Atac, Roma Servizi per la mobilità e il dipartimento Trasporti, manifestano tutte le loro perplessità in merito: “Le previsioni dei tecnici ingaggiati dalla Roma sono troppo semplificate ed ottimistiche. L’analisi dei flussi è infatti basata sul presupposto (sbagliato) che i treni della metro B possano ospitare 1.200 passeggeri quando ne trasportano al massimo 1.000. Considerando anche le frequenze di passaggio a fatica garantibili sotto i 6 minuti, l’azienda solleva una fondata incertezza sulla gestione della fase di deflusso per 20 mila tifosi in tempi accettabili”. Non si tiene poi conto degli orari di alcune linee bus e di alcuni treni regionali (come la Fl2 per Tivoli) che smettono di circolare prima del fischio finale dei match serali.
Infine, bisogna sottolineare anche altri due problemi rilevanti: la situazione parcheggi, secondo la quale andrebbero riviste le condizioni inerenti ai posti per auto e moto, e le cosiddette “sorprese archeologiche”. Pietralata, infatti, deve essere considerata come una zona a rischio archeologico medio-alto. La Roma attende sviluppi e resta fiduciosa.