Austini: “Florenzi non è affidabile come terzino”

Redazione RN
20/05/2016 - 11:50

SENTI CHI PARLA…ALLE RADIOLa rubrica di Romanews.eu “Senti chi parla… alle radio” è lo spazio quotidiano in cui potete leggere i commenti sul mondo Roma di speaker e opinionisti protagonisti dell’etere romano raccolti dalla nostra Redazione.

Alessandro Austini a Tele Radio Stereo: “Esterni difensivi? Riscatterei Digne. Su Florenzi ho ancora dei dubbi, non sono certo possa diventare un terzino destro affidabile. Lo può fare, ma la Roma è in grado di trovare una certezza superiore. Prenderei un terzino destro più esperto da alternare ad Alessandro. Se potessi scegliere direi uno come Caceres, anche se non mi fido delle sue condizioni fisiche. Castan? Mi auguro possa ritornare ad alti livelli, non si è mai arreso e se lo merita”.

Roberto Renga a Radio Radio:Witsel? Abbiamo Gerson, ha i numeri. Lo tieni un po’ in panchina, ma lo devi utilizzare. La Roma superò l’offerta del Barcellona, pagandolo 18 milioni. Se lo paghi così tanto vuol dire che lo vuoi utilizzare”.

Romeo Capelli a Romanews Webradio: Aspettiamo le mosse da gatto maculato di Sabatini, il mercato sarà interessante. Castan spero resti in giallorosso, non possiamo dimenticare quello che ha fatto. Paredes già si esprime a livelli medio alti e può migliorare ancora. Auspico che possa far parte della Roma del futuro. Dzeko? La su stagione è stata infelice“.

Giulia Spiniello a Romanews Webradio: Ad Abu Dhabi Spalletti farà degli esperimenti tattici, testando innanzitutto Paredes e poi forse Castan.  Questa è una grande differenza tra il tecnico di Certaldo e Garcia. L’allenatore francese infatti avrebbe trasformato questa amichevole in passerella, mentre per il mister toscano sarà una sfida vera, provando nuove soluzioni“.

Giuseppe Brindisi a Centro Suono Sport:Penso che questo terzo posto sia il minimo sindacale che potevamo raggiungere e purtroppo tra un mese e mezzo si dovrà già ricominciare a lavorare per questi preliminari. Però in questo momento ipotizzare scelte di mercato della Roma è davvero difficile. Ci sono diverse situazioni che mi lasciano particolarmente perplesso, tra le altre anche Sabatini che non si sa ancora se se ne andrà o meno, ma soprattutto c’è la questione di Totti. In questi giorni sono arrivate dichiarazioni che il rapporto con Totti è ottimo; eppure il campionato è finito e siamo ancora qui, con dichiarazioni di Pallotta che vengono poi smentite, Totti che non parla.. E tutto questo stupisce e dispiace. Io credo che Totti sia un grande campione e non abbia nulla da invidiare alla carriera di altri grandi nomi come ad esempio Zanetti all’Inter. E penso che una figura del genere è quella che dovrebbe scegliere per non finire come Bruno Conti, senza nulla togliere a lui. Qui si continua a discutere dell’assurdo: è la storia della Roma che viene messa in dubbio e mi sembra che sia un caso da chiudere ormai. Anche perché influisce molto negativamente sull’immagine stessa della squadra: se compri Cristiano Ronaldo allora dai un nuovo volto e un’immagine incredibile alla Roma ma oggi, a parte Totti, quale giocatore dà quell’immagine forte della Roma?“.

Claudio Moroni a Centro Suono Sport: “La partita di stasera è importante per vedere veramente chi sono  Castan, Paredes e Dzeko. La Roma potrebbe vendere il bosniaco e prendere ad esempio Gameiro, più utile al gioco di Spalletti”.

Roberto Pruzzo a Radio Radio: “Sei milioni a Pjanic? Glieli darei, ma non è uno che in Europa ti fa la differenza, dovresti prenderne un altro. Salah? Un ottimo acquisto. Quest’anno ha fatto 14 gol, poteva farne 10 in più. Salah simbolo della Roma? Non esageriamo, i simboli sono un’altra cosa. E’ stato uno degli artefici del terzo posto della Roma. Da Spalletti in poi ha fatto benissimo. Molto merito va all’allenatore. Dragovic? Bisogna trovare anche a destra un giocatore che non hai. E’ molto difficile il mercato. In giro non c’è tanta roba. Gameiro? E’ un buon giocatore, ma lo lascerei là dov’è. Anche Deschamps non è entusiasta”.

Salvatore D’Arminio a Centro Suono Sport: “Invece di fare la rivoluzione, prendiamo due campioni: Witsel e Dragovic o un altro difensore di spessore vanno bene. Castan ad ogni modo me lo porterei in ritiro per valutarlo in quei 15/20 giorni. Se mi può dare un’autonomia di 4/5 partite allora lo terrei nella batteria dei difensori, magari come quarto”.

Dario Bersani a Tele Radio Stereo: “Dzeko ha fallito perché non ha spostato l’ago della bilancia. La Roma doveva prendere un giocatore di peso offensivo e lo ha fatto, ma le cose non sono andate bene. Zaza? Io non prenderei un giocatore con la predisposizione alla panchina, serve uno che vuole mangiare il campo. Ovvio che nessuno deve garantire il posto a chi arriva, ma serve qualcuno che dia tutto per conquistare una maglia”.

Giovanni Malagò a Centro Suono Sport: Per la Partita del cuore gli spalti dell’Olimpico si sono riempiti di un bellissimo frastuono e soprattutto si è sentito il calore del pubblico a Roma, in questo periodo in cui non ci siamo più tanto abituati, e questo è davvero un bel segnale. Penso che portare questo tipo di pubblico negli stadi durante le competizioni professionistiche, come la serie A, non sia impossibile. In tanti stadi già è successo. Quello che è importante è ridare voce a una politica che spesso è venuta meno e si vede solo nelle grandi occasioni. Ma eventi come quelli della Partita del Cuore ci dimostrano che è possibile migliorare le cose“.

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  1. …questo terzo posto sia il minimo *sindacabile*….
    e a quando il massimo insindacabile ?
    Un po’ di ripetizioni di Italiano mi sembrano necessarie.

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