24 Febbraio 2023

Spinazzola stalkerizza il Salisburgo, Belotti e Dybala le rotaie per il treno europeo

I giallorossi hanno piegato gli austriaci trascinati dal terzino azzurro libero di muoversi e inventare per il Gallo e per l’argentino. La sconfitta di misura dell'andata a Salisburgo spazzata via in 40' arrembanti, pieni di ardore, coraggio, corsa e lucidità.

Foto Tedeschi

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SPINAZZOLA ROMA SALISBURGO – La Roma stende il Salisburgo e Spinazzola lo stalkerizza con una prestazione sontuosa. Mourinho e i suoi riescono a mettere a terra un progetto di partita voluto e preparatamo con considerevole dovizia di dettagli, gli riesce tutto per la gara perfetta. Due a zero già nel primo tempo e la gara è sostanzialmente finita lì; poi gestione e compattezza per evitare sbandate e curve larghe.

La beffa del “Romaexit” – ammettiamolo – era nei pensieri più reconditi dei tifosi giallorossi avvezzi a paludate eliminazioni, rimonte abortite e qualificazioni sfiorate per un soffio. L’esperienza internazionale di Mourinho, il ritorno di un pezzo da novanta come Spinazzola e la partita giusta di Belotti hanno fatto la differenza. Certo, il Salisburgo era avversario alla portata, per cui vietato parlare di impresa storica, ma alla Roma va concesso l’onore al merito di averci creduto e di aver messo il confronto sui binari giusti sin dall’inizio. Niente retropensieri e tatticismi, ma lucidità, coraggio e corsa.

Spinazzola stalkerizza l’avversario

La doppia rifinitura di Spinazzola spacca la partita in 7 minuti, dopo due anni in cui non collezionava almeno un assist in due presenze consecutive in tutte le competizioni. Devastante quasi come ai tempi dell’Europeo, illuminato come nella stagione pre-infortunio, instancabile pendolino scardina-difese, Leo è tutto un andare e tornare con licenza poetica di inventare. Ventisette passaggi riusciti su 38, palloni intercettati, contrasti vinti, gli manca solo la conclusione, ma a quella ci pensano le virtù taumaturgiche di Dybala e Belotti con il Gallo alla sua prova migliore in giallorosso che non ha fatto rimpiangere l’assenza dell’ammaccato Abraham.

La Roma assennata e lucida studiata da Mourinho

Volenterosa, dominante, assennata, non c’è mai spazio per spregiudicatezze e follie. La Roma che conquista gli ottavi di Europa League è una squadra che sa interpretare i momenti del match mixando qualità, (collettiva e individuale), accortezza ed estetica. Matic in serata, Cristante imprescindibile, Zalewski imprendibile e chiude con 8 cross all’attivo, tutto il reparto difensivo concentrato e concreto, non concede nulla e nel 2023 Mou quando non ha preso gol ha sempre vinto.

I giallorossi hanno fatto i compiti a casa e si vede, Josè ha catechizzato i suoi dopo la sconfitta immeritata dell’andata. L’ha studiata a lungo, prima e dopo l’intermezzo con il Verona, il suo staff l’ha analizzata nei particolari questa sfida. Dovuta la menzione del tecnico nel finale al suo team. Un successo e una battaglia di novanta minuti che non solo regalano una qualificazione agli ottavi che tiene dischiusi i sogni più belli, ma conteranno nella testa della gente più di quanto si possa immaginare.

GSpin

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2 commenti

  1. vivi ha detto:

    La Roma piano piano sta riuscendo a dominare nel gioco come quella Capelliana (che dava sempre la sensazione di essere padrona del campo , che prima o poi avrebbe segnato e che lasciava agli avversari , si e no , 2 tiri in porta a partita). Non spettacolare da vedersi ma compatta . Certamente vorremmo vedere un Pellegrini della scorsa stagione (oggi, per l’ennesima volta, spaesato anche se generoso) e speriamo che Wijnaldum gradualmente superi le indecisioni nei contrasti. Da enfatizzare, come hanno fatto in tanti, le prestazioni di Spinazzola (tormentato da un infortunio grave ma dal quale col tempo e la volontà si esce sempre bene , basta ricordare il famoso ginnasta Menichelli) e di Belotti che , secondo me, oggi è ancora più uomo squadra di Abraham (combattente, difende la palla come pochi e permette alla squadra di salire e rifiatare). Bravi tutti. Ma RedBull non avrà il ripianto di non avere investito nella Roma ? Non mi dite che prima bisogna vincere e poi arrivano gli sponsor, è l’esatto contrario, gli sponsor ti aiutano a vincere.