• #Spiegatobene da… Marcel Vulpis: il bilancio della Roma ed il Fair Play Finanziario

    Alessandro Tagliaboschi
    02/02/2018 - 17:41

    #Spiegatobene da… Marcel Vulpis: il bilancio della Roma ed il Fair Play Finanziario

    #SPIEGATOBENE DA… MARCEL VULPIS – Analizzare, approfondire, sviscerare, insomma…spiegare bene. E’ questo l’intento della rubrica di Romanews.eu che vi offre una nuova chiave di lettura per capire a fondo l’argomento del giorno in casa Roma. Lo faremo attraverso l’opinione di un personaggio illustre, del mondo del calcio e non. Oggi è il turno di Marcel Vulpis, direttore di SportEconomy, con cui abbiamo affrontato l’argomento riguardante il bilancio giallorosso ed il Fair Play Finanziario.

    IL MERCATO E I COSTI DI GESTIONE – “Le cessioni di Emerson e Hector Moreno influiscono in modo positivo perché la Roma era obbligata a vendere e per fortuna dal punto di vista tecnico non ha perso molto, visto che sono due calciatori utilizzati poco. Questi olte 30 milioni che finiscono nelle casse, da un lato servono a riequilibrare ma ci sono tutta una serie di costi gestionali che da quando è arrivato Pallotta sono aumentati. La Roma ha una struttura di organico sia a livello di calciatori che di dirigenti da top club, da Real Madrid e Barcellona, ma mancano i trofei di queste due società. Questa crescita dell’organico e dei costi gestionali è in funzione dei processi di sviluppo che ha in piano la Roma, tra cui lo Stadio di Tor di Valle e quindi ci si sta predisponendo per non arrivare strozzata quando ci sarà l’inaugurazione dell’impianto. I debiti? Prima di parlarne, bisogna sempre valutare di che tipo sono, possono essere vari: breve o medio-lungo periodo oppure quelli legati ad investimenti virtuosi. Comunque sia, mi aspetto per il prossimo anno un aumento dei ricavi, anche grazie al passaggio del turno in Champions, anche se poi passare ai quarti non sarà facile perché lo Shakhtar non farà la vittima sacrificale”.

    LE PLUSVALENZE E L’UEFA – “Oggi il Players Trading è diventato un’opportunità per far quadrare i conti ed è per questo che c’è stato sin dal primo anno di gestione americana una rotazione molto forte di giocatori: non c’è nessun elemento della rosa che è presente da 7 anni. A mio parere comunque, questa filosofia impatta con la ricerca di un progetto a medio-ampio respiro. Con Salah non si è arrivati all’equilibrio gestionale e sicuramente la mancata cessione di Manolas non ha aiutato a migliorare il rosso del bilancio. La vera difficoltà della Roma di Pallotta è che da un lato deve essere attenta ai paletti dell’Uefa e del suo Settlement Agreement – che è nettamente differente dal Voluntary Agreement introdotto in questi anni – e prevede nel caso in cui non fosse rispettato una sanzione fino a 4 milioni di euro o una possibile esclusione dalle coppe, dall’altro però deve cercare di restare competitiva per cercare di entrare in Champions League e tenere alti i ricavi. Ogni anno più che una pratica gestionale è praticamente un algoritmo. La Juventus non ha solo un fatturato doppio rispetto alla Roma, ma non è neanche sottoposta a nessun controllo dell’Uefa”.

    Ricci-Tagliaboschi 

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    1. Patrimonio Netto (-89 M€), indebitamneto 189 M€ a tassi 0,75%+6,25% di Spread (come il credito al consumo). Costi operativi 120% dei ricavi, “ma de che stamo a parlà”?

    2. D’accordo. Però in questo quadro diventa in tutta evidenza fondamentale non sbagliare le cessioni ma soprattutto gli acquisti. E qui casca l’asino, perchè la cessione di Moreno è chiara ammissione di errore in sede di acquisto. Come anche il rendimento di Gonalons e Defrel, per non parlare della mancata acquisizione di un esterno destro adatto al gioco che ha in mente l’allenatore. Salvo poi investire 40 milioni in un profilo come Schick, poco produttivo per forza di cose. Se aggiungiamo la predilezione per giocatori reduci da infortuni importanti (Karsdorp, su tutti) e l’incapacità a liberarsi da autentici pesi morti come Peres, ecco che la pittura è completa.

      1. Con Moreno hai totalmente rimediato, con emerson aspettare tornasse quello di prima sarebbe stato un rischio folle in ragione dell’offerta pervenuta. Defrel è stato pagato meno alla luce dalla vendita di due primavera per cifre eccessive. A schick diamo tempo che è da tempo che non vedo un giocatore con quella tecnica nella Roma. Gonalons è stato pagato poco e secondo me è meglio averlo che no. Salah si poteva vendere a un prezzo migliore a mio avviso. L’infortunio ai legamenti non si può prevedere. Peres è davvero scarso concordo che se ne vada, non riesco proprio a capirlo tra l’altro è anche veloce e tecnico non capisco che problemi abbia in campo.

        1. Peres può giocare solo con una difesa a 3 come esterno di spinta, difensivamente vale mia nonna col girello! Infatti fece molto bene al Torino con Ventura che giocava il 3-5-2

    3. E’ inutile che la AS ROMA continui a far finta di nulla, spiegate bene ai tifosi e, dall’altra parte, noi tifosi mettiamoci in pace l’anima finché non arriverà una nuova proprietà, l’unica soluzione è :
      -Riorganizzazione della struttura organizzativa (ma tutti di dirigenti ben pagati servono veramente?)
      -cessione dei calciatori più importanti
      -acquisti più mirati di calciatori “sconosciuti” e “lancio” di calciatori presi dal proprio settore giovanile

      Perché, secondo me, neanche lo Stadio di proprietà risolverà i problemi strutturali che questa società al momento ha.

    4. SIAMO CONVINTI CHE I FAVORITI CONTRO IL DONETS SIAMO NOI? MA CHI LO DICE ? SINCERAMENTE HANNO PIU´ESPERIENZA DI NOI E SONO TECNICI E PUNGENTI…MI MERAVIGLIEREI DEL CONTRARIO OSSIA IL PASSAGGIO DEL TURNO DELLA ROMA…..SCUSATE MA E´CIO CHE PENSO….NOI SOTTOVALUTIAMO TUTTI..E POI…PORTO PRIMA E LIONE DOPO INSEGNANO…FAMO RIDE

    5. Per come siamo messi oggi avere quel parco giocatori con quel monte stipendi e dover per forza vendere è da incompetenti. Non mi toglie nessuno dalla testa che Sabatini prima e Spalletti poi abbiano preso le distanze da questa società perché non c’era la volontà e la capacità di cambiare rotta circa la vendita di big ogni sessione di mercato. Questo tipo di gestione poteva andare bene se dietro avessimo avuto una storia tecnica alla Barcellona con schemi e gioco consolidati dai pulcini alla prima squadra ma così no. Ora è il momento di essere sinceri, decidere che Di Francesco sarà il nostro allenatore da qui a 5 anni almeno e lavorare duro con i giocatori che vogliono seguirlo, gli altri possono fare pure andare via. Atteggiarsi a grande squadra (che presuppone grande Società) non ti fa vincere nulla. Anzi, quando le cose vanno male, ti fa fare solo brutte figure. In Champions cerchiamo di passare il turno anche arrivando ai rigori, perchè quelli non ci regaleranno nulla e se faremo i tocchetti in campo ci asfalteranno. Uniti e avanti. Forza Roma!

    6. La sola verità è che dovremmo avere il profilo (basso) che ha la Lazio. Cioé acquisti mirati, nessuno sperpero di soldi. la metà dei dirigenti che abbiamo e stipendi con tetto massimo a 5-6 milioni LORDI. Rosa ridotta di un terzo e tirare la cinghia in attesa di tempi migliori. Solo che nessuno dovrebbe parlare di scudetto, di cristiano ronaldo che forse viene acquistato ecc. ecc. Serietà, trasparenza e tanto cuore in campo. Servirebbero queste poche cose e i tifosi, non presi in giro, tornerebbero in massa a vere sudare per questa maglia.

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