• #Spiegatobene da Pelizzon (ag. Fifa): “Stasera il fattore-casa può fare la differenza, la Roma deve temere la compattezza del Gent”

    Alessandro Tagliaboschi
    27/02/2020 - 16:48

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    #Spiegatobene da Pelizzon (ag. Fifa): “Stasera il fattore-casa può fare la differenza, la Roma deve temere la compattezza del Gent”

    #SPIEGATOBENE – Analizzare, approfondire, sviscerare, insomma… spiegare bene. È questo l’intento della rubrica di Romanews.eu che vi offre una nuova chiave di lettura per capire a fondo l’argomento del giorno in casa Roma. Lo faremo attraverso l’opinione di un personaggio illustre, del mondo del calcio e non. Oggi è il turno di Luca Pelizzon, agente FIFA e avvocato, con diversi anni di esperienza nel calcio belga per spiegare al meglio la sfida di stasera tra Gent e Roma, ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League.

    La partita di stasera

    “Sono anni che, avendo lavorato 11 anni con l’Anderlecht, racconto quanto sia importante avere uno stadio all’inglese. Non solo a livello patrimoniale, ma anche come apporto alla squadra in partite importanti. L’atmosfera stasera può fare la differenza. Il Gent avrà un forte sostegno stasera, i tifosi ci tengono è una partita importante. La Roma all’andata ha segnato solo un gol e per questo sarà una gara apertissima stasera: dovrà stare attenta al gioco di rimessa del Gent. Più del singolo, al di là dei vari David e Depoitre, la Roma deve temere la compattezza della squadra. Thorup l’ha costruita su questo. Fonseca, però, ha elementi nettamente più forti”.

    Su David

    “Tutti i calciatori partiti dal campionato belga hanno fatto benissimo ovunque. Per dire Milinkovic al Genk fece molto bene, poi in Italia ha fatto più di quanto mi sarei aspettato. Se seguiamo questo esempio, David sicuramente può fare bene all’estero: giocare con la Roma per lui è una prova importante per capire a che punto è la sua crescita”

    Il calcio belga

    “In Belgio si lavora meglio sui giovani. Dopo anni di esperienza all’Anderlecht e con la loro Nazionale, posso dire che qui sono forti a costruire i i giovani: non solo a livello tattico e tecnico, ma nell’impostazione al lavoro. Vedo una grande differenza su questo. Resto perplesso quando vedo allenamenti e partite di qualche Primavera italiana: ci sono dei ragazzi che sembrano convinti di essere da Champions League, in Belgio vedo molta più umiltà. Vi faccio un esempio: c’è una regola nell’Anderlecht, secondo cui quando un giovane del settore giovanile incontra una persona più grande lui è tenuto a salutarla come forma di rispetto”.

    Tagliaboschi-Gilenardi

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    1. Stiamo parlando del belgio che ottenne un 3° o 4° posto ai Mondiali del 1986. Gente che balbetta Calcio. Se la ROMA riusciura’ a farsi eliminare da questi sara’ stato peggio che la sconfitta in Coppa Italia contro lo spezia.

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