Spalletti, il Chelsea rallenta ** Aquilani, un caso spinoso
Giorni difficili per la Roma, bloccata (o quasi) tra due fuochi. In un angolo la questione-Spalletti; nell’altro le vicende societarie, prima tra tutte quella riguardante Aquilani. Il tecnico giallorosso, come oggi hanno riportato tutti i quotidiani italiani ed inglesi – e ieri Romanews.eu -, ha incontrato lunedì scorso, insieme al suo inseparabile collaboratore e amico Daniele Baldini, presso l’Hotel Four Seasons George V di Parigi, Vlado Lemic, manager montenegrino molto legato al patron del Chelsea, Roman Abramovich. Il rappresentante dei Blues avrebbe offerto al tecnico toscano la panchina dello Stamford Bridge ed un ingaggio di 9 milioni di euro lordi a stagione, pari al triplo rispetto al suo attuale compenso. Spalletti, però, avrebbe rifiutato adducendo la scarsa dimestichezza con la lingua inglese quale causa della rinuncia. Il Chelsea, non gradendo l’atteggiamento dell’allenatore, avrebbe rallentato la trattativa. Quasi a bloccarla del tutto. Anche perché nella Capitale inglese sarebbe sbarcato oggi Roberto Mancini, altro possibile successore di Avram Grant, secondo la stampa britannica. Da tale situazione l’allenatore della Roma non appare uscirne vincitore. E un tesserato che, avendo in essere un contratto fino al 2012, vola in gran segreto verso la Francia per un incontro, seppur esplorativo, non può certo far piacere alla società di appartenenza. Tutt’altro. Nel corso della giornata, comunque, si è continuato a bisbigliare di un nuovo colloquio tra l’allenatore di Certaldo e gli uomini del Chelsea. Ipotesi, per ora. A Roma regna il silenzio.
Non sono giunte rettifiche da Trigoria, dove nel pomeriggio è andato in scena un vertice, disertato dallÂ’allenatore, tra la dirigenza romanista ed il padre di Alberto Aquilani, Claudio. LÂ’obiettivo dellÂ’incontro? Gettare le basi per il rinnovo del contratto del centrocampista, ventiquattrenne tra pochi giorni. Il club giallorosso ha ribadito la volontĂ di trattenere Aquilani; lÂ’entourage del ragazzo quella di rimanere. Accordo fatto, dunque? Non proprio, anzi. Le parti sarebbero ancora distanti per quanto concerne gli aspetti economici e tecnici. BisognerĂ attendere che Villa Pacelli dia il via libera al calciomercato, precisando la cifra da investire. Anche per i rinnovi contrattuali. Appuntamento con Aquilani, il suo procuratore, Franco Zavaglia, ed il papĂ , a dopo gli Europei, «per approfondire gli aspetti contrattuali, affinchĂ© Alberto continui a vestire la maglia giallorossa», recita una nota (di confermaÂ…) diffusa in serata dallÂ’Ufficio Stampa di Trigoria. Rimanendo in tema di calciomercato, arrivano conferme in merito all’anticipazione di Romanews.eu sul possibile ritorno in Francia di Ludovic Giuly, che, infatti, sarebbe nelle mire del PSG. «Se qualche club si presentasse con una nuova e importante sfida, perchĂ© no?», ha confessato l’ex Barcellona.
Sullo sfondo, si scorge un nuovo incontro tra Rosella Sensi e Unicredit, che continua a premere perché la Italpetroli confezioni un piano di risanamento fresco, finalizzato all’estinzione dei 377 milioni di euro di debito, il 90% dei quali nei confronti proprio dell’Istituto di piazza Cordusio. E la A.S. Roma potrebbe rientrare nel rinnovato progetto. La Banca vuole capire. Servono, però, acquirenti disposti ad investire. Il nome che circola più insistentemente è quello di John Joseph Fisher, americano proprietario dei marchi Gap e Banana Republic. Allo stato attuale la pole position è sua per quanto riguarda la cessione del club giallorosso, ora che si è defilato anche Naguib Sawiris, il numero uno di Weather, Orascom e Wind. Di Fisher si parlò anche in marzo, prima del (presunto) interessamento di Soros. Poi il re del casual si è defilato, con l’impegno di ritornare in ballo qualora il magnate di origini ungheresi si fosse fatto da parte. Potrebbe essere, ora, arrivato il suo momento. Un ingresso nella A.S. Roma sarebbe anche gradito a Villa Pacelli, visto che l’imprenditore d’oltreoceano avrebbe intenzione di entrare gradualmente nei quadri dirigenziali della società . Lasciando, almeno per i primi tempi, gli attuali responsabili, Spalletti compreso. In Borsa, infine, le azioni della Roma hanno perso, lascindo sul terreno il 4,28%, cadendo quindi a 1,119 euro. Si prospettano giorni duri, importanti, decisivi per il futuro della società di Trigoria. Raramente vissuti a queste latitudini.
Benedetto SaccĂ