Smalling, il leader della difesa va in “tackle” per il rinnovo del contratto
Il futuro di Chris Smalling a Roma è ancora tutto da scrivere tra rinnovo e possibili scenari nuovi: il calciatore può decidere o meno se attivare la clausola del rinnovo automatico

La Roma lavora sul fronte rinnovo per Chris Smalling. Il classe ’89 è stato uno delle pochi giocatori che hanno convinto in questa parte di stagione. Il contratto per prolungare la sua permanenza nella Capitale non è stato ancora firmato e nel mentre altri club, tra cui ad esempio l’Inter, continuano a monitorare la situazione.
Rinnovo Smalling: incontro tra l’agente e Tiago Pinto ma l’Inter vigila
Come riporta il Corriere della Sera, il centrale inglese ha il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno. Al suo interno è presente una clausola di rinnovo automatica al raggiungimento da parte sua del 50% delle presenze stagionali (sul totale delle partite disputate dalla squadra). Per essere valida, però, ha bisogno di un elemento fondamentale: il sì da parte del calciatore.
Se Smalling non dovesse essere d’accordo o ricevere offerte che ritiene più vantaggiose, potrebbe liberarsi. Una situazione molto simile a quella che si è verificata lo scorso anno con Mkhitaryan, finito all’Inter con grande rammarico di Mourinho che ancora oggi nelle interviste ne sottolinea l’importanza.
James Featherstone, l’agente di Smalling, recentemente ha incontrato il GM Tiago Pinto ma non ha chiuso la porta ad altre soluzioni e la società nerazzurra (che potrebbe perdere Skriniar e de Vrij) può essere interessata, soprattutto se l’offerta dovesse essere per un contratto biennale e non annuale.
Per la Roma sarebbe una perdita grave dal punto di vista economico, dal momento che dovrà fare i conti con i paletti imposti dal Fair Play Finanziario, ma anche tecnico. L’ex United è leader indiscusso di un reparto che ha visto sì la crescita di Ibanez e (in parte) di Mancini, ma che al di là dei titolari ha poche certezze e già così dovrà essere rinforzato.