Sheriff-Roma, le pagelle: Dybala-Lukaku, la mente e il braccio. Cristante attaccante aggiunto
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SHERIFF ROMA PAGELLE – Nella trasferta logisticamente più complicata del girone la Roma mette in valigia tre punti prima di rientrare nella Capitale. I giallorossi escono vittoriosi 2-1 dallo Sheriff Stadium contro la squadra di Bordin. Un tiro di Paredes apre le marcature, con l’Uefa che attribuisce il gol all’argentino. Tovar risponde, ma ci pensa Lukaku a chiudere la gara.
Le pagelle di Sheriff-Roma
Una gara in cui la Roma ha rischiato tutto sommato poco, ma in qualche tratto di partita la corrente ha fatto qualche scherzetto, con la difesa ‘colpevole’ di qualche distrazione di troppo e lo Sheriff ne ha approfittato, vedasi il gol di Tovar. Le individualità, poi, hanno innescato di nuovo la coralità e i tre punti sono arrivati. Partita ordinata di tutti, con qualche sbavatura qui e lì, da Karsdorp a Llorente e Mancini, e non solo.
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Le fasce sono incappate nel traffico, e gli esterni non sono riusciti a servire bene Lukaku nel primo tempo. Altra ottima prestazione di Cristante, che si conferma un pilastro del centrocampo, ma anche un ottimo aiuto in fase offensiva. Anche oggi a referto un assist, per il collega belga. E bene anche Paredes, che propizia, segna (secondo l’Uefa) il gol del vantaggio e amministra bene le sue zone. L’ingresso di Dybala dopo il gol del pari sposta gli equilibri, l’argentino inizia ad inventare e la squadra assume spensieratezza. Romelu ha pochi palloni giocabili nella totalità della gara, ma ha dimostrato un gran killer instinct e si conferma letale in area. Aouar è tornato titolare, ma si vede che non è al meglio, nella speranza, poi, che non torni in infermeria Renato Sanches, uscito dopo mezz’ora di gioco.
I voti ai giallorossi
Svilar 6: Lo ha annunciato Mourinho stesso, per lui si aprono ancora le porte dell’Europa. Non è un avvio sul velluto, lo Sheriff è vivace. E trova anche una buona occasione con Mbekeli, ma Mile risponde presente. Non può fare lo stesso sul tiro del pari di Tovar che sbuca da una mischia. Disinnesca Talal su punizione. Rischia in uscita su Talal, ma in qualche modo lo manda fuori giri in area.
Mancini 6: Ancora con la fascia al braccio, a Gianluca piace fare qualche gita in zona offensiva, non solo su palla inattiva. Solo che la linea a tre in avvio resta un po’ sbilanciata. E qualche distrazione, sua e dei compagni, rischia di costare cara.
Llorente 5,5: Troppo compassato insieme ai compagni di reparto in un paio di occasioni, prova a farsi perdonare con qualche proiezione offensiva. Dopo il nuovo vantaggio, dalle sue parti è calma piatta.
N’Dicka 6: Prende la partita di petto, letteralmente, perché fa subito un buon intervento su corner avversario. Ci mette lo scarpino anche su Talal che si era addentrato pericolosamente in area. E poi gestisce con i compagni di reparto.
Karsdorp 6: “Lotterò sempre per questa maglia”, ha detto in conferenza. Rick fa intravedere qualche buona iniziativa nella prima frazione di gara. Si fa rischiosamente anticipare da Ngom proprio davanti a Svilar. Rimette ordine nel secondo tempo.
Sanches SV: Esordio glitterato per Renato contro l’Empoli, prova a ripetersi ma in avvio gli manca un po’ di precisione. La sua partita però dura solo mezz’ora. (Dal 28’ Paredes 7: La sua giornata lavorativa inizia prima del previsto, ma è ben ricompensato, perché dal suo calcio di punizione scaturisce il gol del vantaggio, l’Uefa lo assegna all’argentino, ma sembra esserci stata una deviazione di Kiki. Non vuole lasciare dubbi, e ci prova dalla distanza, ma senza riuscirci,
Cristante 7,5: Abbiamo ancora negli occhi quel missile all’Olimpico, Bryan ci prova oggi con un rasoterra, stavolta innocuo. Poi torna a macinare chilometri, a vincere contrasti, e a mettere lo zampino nei gol della Roma. Altra prestazione a tutto tondo, di spessore. Il suo cognome, poi, fa rima con attaccante, ma non si limita solo a un piacevole dettaglio grammaticale, è davvero una bella risorsa in zona offensiva.
Aouar 5: Recupera dalle noie muscolari ma ha poco spazio di manovra nel primo tempo e fatica a trovare le intuizioni giuste. (Dal 60’ Bove 6,5: Entra con piglio battagliero, si mette a totale disposizione del gruppo, come suo solito. Prende una bella botta sul ginocchio, e per un attimo sono brividi di sudore freddo. Edo, però, torna in piedi e riprende da dove aveva lasciato.).
Zalewski 5: Si riprende la fascia sinistra, ma deve fare i conti con il traffico sulla fascia. Si mette in proprio da fuori area, quindi, ma il tiro non da stropicciarsi gli occhi. (Dal 60’ Spinazzola 5,5: Serve benzina da quel lato, ma il motore fa le bizze più di una volta. Leo non riesce ancora a trovare la forma migliore).
El Shaarawy 5,5: Danza intorno a Lukaku e si prepara a sfruttare la sponda del belga con un bel mancino, che termina fuori. Prende le misure della porta, ma l’orlo del tiro è da accorciare, pallone sempre fuori. (Dal 60’ Dybala 7,5 : L’arcobaleno che spunta in mezzo al grigio, disegna traiettorie colorate per i compagni, in primis una combinazione vincente nello stretto con Romelu che vale il 2-1. Ha sul piede il colpo del ko ma Garananga si sacrifica e salva tutto. È il ‘solito’ Paulo.
Lukaku 7,5 : Ha bisogno di minuti nelle gambe, e l’Europa lo ispira, lo dice il suo cv. Ma la sua prima mezz’ora è fatta di sole sponde, i palloni giocabili non abbondano. La sua diventa più che altro una partita di sacrificio. Fino a che entra in partnership con l’Argentina, Paulo lo inserisce in una trama perfetta che gli libera spazio per il tiro del 2-1, e lui non chiede altro e all’invito si presenta in abito da sera. Si prende 10 minuti di respiro (Dal 79’ Belotti 6,5: Lukaku segna, non vuole essere da meno Andrea, ma la sua conclusione finisce di poco al lato. Fa pure il centrocampista aggiunto, se serve. È sicuramente in tutt’altra forma rispetto alla passata stagione).
Mourinho 6,5: Segue dalla tribuna per squalifica, lancia Sanches a centrocampo dopo l’ottima prestazione con l’Empoli. Ma l’idea vale mezz’ora, il portoghese abbandona il campo. La Roma a tratti è un po’ compassata, prima e dopo il vantaggio, e quando arriva il pari, il tecnico correi ai ripari con un triplo cambio. Funziona quasi subito, Dybala e Lukaku entrano sempre più in sintonia e si vede.
M.Teresa Tonazzi