Capitan Talal, il centrocampista ‘goleador’. Bove, in mezzo alle lacrime nasce il sentimento
Comincia l'Europa League della Roma: il primo ostacolo è la trasferta contro lo Sheriff Tiraspol. Ecco il faccia a faccia tra Talal e Bove

SHERIFF ROMA FACCIA A FACCIA – L’ultima volta si era conclusa ai calci di rigore, con un “That’s football” a far calare il sipario durante una notte ungherese tra maggio e giugno. Adesso, a distanza di qualche mese, la Roma torna a riassaporare l’atmosfera dell’Europa League. Inaugurato dalla schiacciante vittoria in campionato contro l’Empoli, il tour de force dei giallorossi entra nel vivo. La squadra di Mourinho riparte dal suo habitat naturale, quello che l’ha esaltata lungo tutto il cammino fino alla finale contro il Siviglia.
Alla Puskas Arena, però, il lieto fine non è arrivato. Ora comincia un nuovo capitolo. In questo percorso, il primo ostacolo da superare è rappresentato dallo Sheriff Tiraspol di mister Bordin. “Una squadra operaia e che proverà l’exploit nel girone”, così il tecnico italiano ha parlato alcuni giorni fa. Nonostante un sorteggio favorevole sulla carta, con Servette e Slavia Praga che completano il quadro, la Roma non deve prendere sottogamba l’impegno. Il mister portoghese lo sa bene. Dublino è lontana e bisogna ragionare step by step, a cominciare dalla trasferta in Moldavia.
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Sheriff Tiraspol, Amine Talal
In Moldavia dal 2016 c’è una sola squadra al comando. Si tratta dello Sheriff Tiraspol, una società che appartiene all’omonima holding guidata dal figlio dell’ex presidente della Transnistria. Un club di cui forse non si conosce molto, ma che comunque nel settembre 2021 è finito sotto le luci della ribalta dopo aver sbancato il Bernabeu durante la fase a gironi di Champions League. Oggi, di quei ragazzi che hanno battuto il Real Madrid non è rimasto nessuno ed è cominciato il ciclo di Bordin.
Il capitano Amine Talal è sicuramente uno dei profili da tenere d’occhio in vista dell’esordio in Europa League. Come ruolo predilige la zona centrale di centrocampo, ma ama anche svariare sul lato sinistro. Classe 1996, nato a Casablanca in Marocco, tra le sue caratteristiche più evidenti bisogna annoverare un vizietto del gol, almeno alla luce di questo avvio di stagione.
In campionato, infatti, comanda la classifica marcatori a quota 3 gol, insieme al compagno di squadra Luvannor. Ma il 27enne marocchino si è fatto vedere anche fuori dai confini moldavi. Nei playoff di Champions League ha collezionato 3 reti in 4 match, con una partecipazione attiva nelle occasioni del 60%. Dopo aver trascorso una carriera tra Ligue 2 e terza categoria francese, Talal sembra essere arrivato ad una piena maturità calcistica in grado di trascinare i compagni.
Roma, Edoardo Bove
“Nasce il sentimento/Nasce in mezzo al pianto”, cantava Lucio Battisti. Un’espressione che può essere utilizzata per raccontare pienamente ciò che hanno provato i romanisti quel giorno a Budapest. Di fronte alle lacrime, la passione non crolla. Anzi, si fortifica. Ed è proprio da qui che riparte Edoardo Bove. La faccia in preda ai singhiozzi subito dopo la conclusione dei calci di rigore, è il suo ultimo momento saliente nel match. Il centrocampista è stata la sorpresa più piacevole della scorsa stagione.
Impiegato con continuità da Mourinho, è entrato in pianta stabile all’interno della prima squadra. Contro l’Empoli, infatti, il ‘baby’ ha toccato le 50 presenze in giallorosso. Un traguardo importante, raggiunto a 21 anni come un certo Daniele De Rossi. Anche in casa dello Sheriff Tiraspol il ragazzo potrebbe trovare un po’ di minutaggio, magari dall’inizio. In questo avvio di campionato, il “cane malato” sguinzagliato dallo Special One è risultato il primo per tackle (7) tra i centrocampisti della rosa. Nonostante i 130 minuti disputati fin qui, il classe 2002 è terzo in termini di palloni rubati (6) e duelli vinti (12).
Inoltre, ha registrato una precisione passaggi delll’86%. Tale dato, però, è da rapportare al numero di quelli tentati, ovvero solo 60. A parte ciò, l’annata 2023-2024 rappresenta per Bove il giusto banco di prova, con la possibilità di migliorare e acquisire ancora più esperienza. In mezzo ad un centrocampo di qualità, dovrà ritagliarsi il suo spazio, cercando di sfruttare le occasioni che Mourinho gli concederà. In tal senso, e alla luce di alcune mancanze tra i giallorossi, la sfida contro lo Sheriff Tiraspol può essere un primo test.
Marco Guerriero