Piazzamento Champions, cosa accade se tre o più squadre finiscono a pari punti in campionato: lo scenario della Roma
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SERIE A CLASSIFICA AVULSA – La lotta per i piazzamenti Champions nel campionato di Serie A si fa sempre più incerta di giornata in giornata. Con il Napoli già certo della qualificazione, ci sono ancora altre 6 squadre a contendersi l’entrata nella massima competizione europea: Lazio (64 punti), Juventus (63), Inter (60), Milan (58), Roma (58), Atalanta (58), tutte raccolte in soli sei punti. Cosa accadrebbe nel caso in cui tre o più di questi club dovessero terminare il campionato a pari punti? Ad entrare in gioco sarebbe a quel punto la classifica avulsa.
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Classifica avulsa: come funziona
Nel caso in cui tre o più squadre a fine campionato abbiano la stessa quantità di punti, scrive Il Corriere della Sera, entrerebbe in gioco una sorta di ‘classifica nella classifica’. Una graduatoria virtuale, che poco ha a che vedere con quella reale. I criteri da considerare sarebbero gli stessi utilizzati nell’eventualità di due formazioni a pari merito. Il primo riguarda il numero di punti fatti negli scontri diretti. Qualora anche qui vi fosse una totalità parità, allora si considererebbe la differenza reti nei match giocati fra le due o più squadre appaiate in classifica. Ma anche qui non sarebbe da escludere un ‘pareggio’. In tal caso si continuerebbe a puntare sul concetto di differenza reti, ma lo si estenderebbe all’intero campionato.
Tre parametri però non sono sufficienti per coprire tutti gli scenari che si possono presentare. Nell’ipotesi in cui la parità di punteggio resista a scontri diretti, differenza reti negli scontri diretti e differenza reti generale, A quel punto la classifica premierebbe chi ha segnato di più nel campionato. E se anche questo non bastasse? Quinto e ultimo parametro per stabilire chi arriva prima o chi arriva dopo è il… sorteggio. Sempre che le squadre coinvolte siano due.
La situazione della Roma
Prendendo in considerazione Atalanta, Milan e Roma, attualmente tutte a quota 58 punti, il primo criterio da prendere in considerazione sarebbero dunque i punti collezionati da queste tre squadre negli scontri diretti. L’Atalanta precede rossoneri e giallorossi perché ha fatto meglio di loro (7 punti, frutto di un pareggio e una sconfitta col Milan, ma di due vittorie in altrettanti confronti con la Roma). Pioli subito dietro con sei punti (due pareggi con la Roma, un pari e una vittoria con l’Atalanta). Poi la Roma, solo a quota 2, per via del pari all’andata e al ritorno col Milan e delle due sconfitte contro i bergamaschi.