• Serata incredibile: per TURPIN voto diviso in due, ma alla fine è giusto così!

    Redazione RN
    26/02/2015 - 23:45

    FEYENOORD-ROMA, LA MOVIOLA – Qualche accenno di scintilla c’è già nei primi minuti, ma Pjanic è bravo a non cadere nella provocazione dell’avversario. Al 9′ rischia davvero moltissimo Boulahrouz che interviene in ritardo e in malo modo su De Rossi: il giallo c’era, ma Turpin non lo estrae. L’ammonizione per l’olandese arriva ugualmente pochissimi minuti più tardi per una trattenuta da dietro su Holebas: sanzione corretta, che poteva essere la seconda. Qui c’è da ragionare ovviamente sul fatto che probabilmente Turpin se avesse ammonito il difensore nell’occasione precedente non avrebbe estratto il cartellino dopo. Di congetture se ne possono fare molte, resta il fatto che sono due interventi da giallo. Proteste olandesi poi su una presunta gomitata di De Rossi a Kazim-Richards: il numero 16 giallorosso protegge l’uscita del proprio portiere dopo la parata e in effetti la gomitata tanto presunta non è. Ci stava quanto meno il giallo per De Rossi, anche considerando la non necessarietà del gesto. Soffre molto in difesa il Feyenoord, ma alla Roma manca sempre l’ultimo passaggio. Ammonito anche Torosidis, che stava battibeccando con un paio di avversari. Al 39′ non è un bell’episodio quello che si verifica al ‘De Kuip’, con una gigante banana di plastica che viene lanciata dagli spalti, chiaro segno di razzismo. Pronto Turpin a sincerarsi dell’accaduto e ad avvertire i due allenatori. Poco dopo ammonizione per Clasie, che scalcia in maniera inutile da dietro Pjanic: cartellino giusto, l’olandese era diffidato. Al 46′ va in vantaggio la Roma grazie alla zampata di Adem Ljajic, ma durante l’esultanza in campo comincia a piovere di tutto, bicchieri, accendini, perfino ombrelli. Il settore dello stadio è sempre lo stesso, quello sotto il quale va a esultare anche Pjanic, che viene ammonito per questo. Il clima si scalda, sia in campo che fuori, anche in questo caso il direttore di gara avrebbe dovuto fermare il gioco per passare alle ‘minacce’ disciplinari. E’ inaccettabile che in campo arrivino oggetti del genere, considerando anche che non devono nemmeno entrare nello stadio. Dopo quattro minuti di recupero turbolenti si chiude il primo tempo, giallorossi in vantaggio. 

    IL SECONDO TEMPO – L’episodio segna la partita avviene al 54′, quando Te Vrede interviene in maniera dura su Manolas dopo aver sbagliato un controllo. Per Turpin è rosso diretto: sanzione eccessiva, l’intervento non è tenero ma da giallo. Le proteste olandesi vanno decisamente oltre, visto che dagli spalti ricominciano a piovere copiosamente vari oggetti, che vanno a colpire anche il direttore di gara. Da parte del francese è immediata e pronta (oltre che inevitabile) la sospensione della gara, quando siamo al minuto numero 55. Sono dieci i minuti di stop decisi durante i quali gli organi Uefa sono a colloquio, ma i supporters olandesi non sembrano volerne sapere di calmarsi: arrivano sul campo anche i fumogeni. Il match riprende dopo circa 20 minuti, con Rutten che manda in campo Manu al posto di Boulahrouz. Ed al 57′ è proprio il numero 17 che prende d’infilata la difesa giallorossa disattenta e fa 1-1. Le polemiche nei confronti dell’arbitro non finiscono, ad attirarle su di sé è il quarto uomo e a farne poi le spese è il portiere di riserva Mulder, che riceve un rosso diretto dalla panchina. La partita è incredibile, nel giro di due minuti i giallorossi ripassano in vantaggio grazie alla bella combinazione che porta al gol Gervinho. Nell’occasione c’è una nuova sfilza di oggetti che arrivano alle spalle di Skorupski. Gli addetti dello stadio devono così improvvisarsi quasi netturbini raccogliendo una grande quantità di accendini. Nella ripresa del secondo tempo non ci sono grossi episodi da moviola (per fortuna), se non qualche offside ben segnalato. All’87’ fallaccio di Paredes su Nelom, intervento a forbice, duro e gratuito, stilisticamente molto simile a quello che era costato il rosso a Te Vrede. Turpin decide per il giallo, vista l’altra sanzione ci poteva stare anche il rosso. Rischia il Feyenoord su una scivolata in area olandese ai danni di Gervinho, il pallone non viene toccato, intervento al limite. 

    IL VOTO – La partita è turbolenta a dire poco, saltano quasi tutti gli schemi, gestire un match e un clima del genere è veramente difficile. In una serata in cui il campo è stato non sempre protagonista, cerchiamo invece di concentrarci su quello che è successo sul prato verde del ‘De Kuip’. La prestazione di Turpin non è proprio delle migliori, l’espulsione a Te Vrede che ha un po’ scombussolato tutto è alquanto esagerata. Inoltre l’intervento di Paredes sul finale avrebbe meritato stessa sorte, adottando il metro di giudizio del francese: due pesi, due misure. Qualche dubbio anche sui primi due interventi di Boulahrouz, che potevano portare anche alla doppia ammonizione in pochi minuti per l’olandese. Non vista anche la gomitata proibita di De Rossi a Kazim. Per quanto successo fuori dal campo c’è da ammettere che Turpin mantiene i nervi saldissimi, interviene quando necessario, non è una situazione facile da gestire. Due valutazioni, 5 per quanto fatto vedere in campo, 6.5 per la lucidità nel contorno. Arrotondando per eccesso si ottiene la sufficienza, ma in serate del genere è davvero complicato racchiudere il tutto in un numero. Ha perso di nuovo lo sport, la sciarpata finale del ‘De Kuip’ non può cancellare l’inciviltà totale che non rappresenta solo gli olandesi del Feyenoord in trasferta a Roma, ma a questo punto, anche il resto. Alla fine però, in una partita incredibile nel complesso, gli dei del calcio hanno mandato avanti la Roma, niente di più giusto. 

    Francesco Iucca

     

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