• Se un gol ti manda in ospedale

    Redazione RN
    29/08/2018 - 8:51

    Se un gol ti manda in ospedale

    IL TEMPO – Per gli inglesi è un classico “epic fail”, per i romani una pazzia da romanista vero. Di Francesco si è fratturato il quinto metatarso della mano sinistra tirando un pugno (in realtà due, ma col destro gli è andata meglio) alla panchina dopo il gol del 3-3 di Manolas contro l’Atalanta. L’allenatore ha sfogato tutta la tensione del match sul plexiglass e ieri mattina è stato costretto a recarsi a Villa Stuart per operarsi. “Con questa squadra divento matto“, ha detto a caldo il tecnico giallorosso, che una volta sbollita la rabbia ci ha riso su: “Bisogna stare più calmi…“. Ha lasciato la clinica con una vistosa ingessatura al braccio, ma ne pomeriggio ha regolarmente diretto allenamento a Trigoria.

    Di festeggiamenti finiti male è piena la storia del calcio, nella capitale tutti ricorderanno l’esultanza di Iturbe alla prima rete con la maglia della Roma contro il Cska Mosca: era il settembre del 2014 e l’argentino iniziava la stagione con una lesione al muscolo pettineo. L’Olimpico ne ha viste delle belle anche sotto l’altra curva: Candreva dopo il 2-1 sul Palermo nel febbraio 2015 è corso sotto la Nord ed è scivolato sulla piazzola in cemento, provocandosi un infortunio alla coscia sinistra. Famosa è la sfida tra Lazio e Napoli di 2 anni prima per un doppio crack: Mazzarri si è stirato il polpaccio dentro l’area tecnica mentre si lamentava con i suoi, un minuto dopo Floccari gli dava ragione segnando un gol che, ironia de la sorte, ha provato un altro incidente, il capitano Mauri si è fatto male alla caviglia destra ed è uscito dal campo. Al portiere Marchetti è successo di lesionarsi il bicipite femorale per “colpa” della rete di Matri durante un Lazio-Sampdoria. A Bonucci da juventino è capitato di segnare di testa al Milan e cadere di faccia nel tentativo di saltare i cartelloni pubblicitari, Bonaventura lo ha imitato dopo la rete del vantaggio rossonero contro il Cesena con un volo di faccia tra i fotografi. Entrambi ne sono usciti illesi.

    C’è, invece, a chi è andata male: dopo aver segnato l’unico gol della partita tra Amburgo e Augusta, un anno fa, Miiller ha provato una strana piroetta, ha perso l’equilibrio e si è rotto i legamenti del inocchio. Tibia e perone in frantumi per Martin Palermo ai tempi del Villarreal, fatale il 01 nel derby valenciano. L’allenatore Ilario Castagner si è rotto il tendine d’Achille per festeggiare la promozione del suo Perugia in Serie A. Il ct del Brasile, Tite, si è infortunato esultando al primo gol del Brasile contro la Costa Rica negli ultimi Mondiali. Insomma Di Francesco non è solo.

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