5 Maggio 2023

Scudetto Napoli, le lacrime di Spalletti dopo la dedica al fratello

Getty Images

Spalletti

NAPOLI SPALLETTI SCUDETTO – Ho due dediche – dice il tecnico del Napoli Luciano Spalletti fresco di titolo tricolore ai microfoni di DAZN – la prima alla squadra, ai calciatori che meritavano questa felicità, la seconda a tutto il pubblico, a tutta Napoli, questo è per te. E a tutti i miei collaboratori, a Giuntoli, a quelli che si lavora, alla società, che ha fatto un buon lavoro e un po’ anche a mia figlia Matilde, naturalmente a tutta la famiglia che spinge sempre, tutti i miei amici, mio fratello Marcello”. Dopo aver ricordato il fratello scomparso 4 anni fa, l’allenatore del Napoli non ha trattenuto le lacrime e ha abbandonato l’intervista.

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13 commenti

  1. Marco65 ha detto:

    Grande Spalletti, grande allenatore, grande uomo.
    Ha sempre fatto giocare benissimo le sue squadre con noi a Roma un calcio splendido e due coppe Italia vinte con scudetto solo sfiorato per un nulla. Ora vince a Napoli un trionfo giusto, onore al merito.

  2. Giuseppe ha detto:

    Mister complimenti sei un grande allenatore e il primo scudetto italiano lo avresti gia’ meritato alla Roma…avete ammazzato il campionato era gia’ vinto da novembre, sei riuscito ad evitare di arrivare punto a punto con la squadra del nord di turno, sapevi benissimo che, pur meritandolo, non te lo avrebbero fatto vincere in un modo o nell’altro, come sempre…invece senza storia per nessuno, strameritato avete vinto giocando un bellissimo calcio entusiasmante (ah allora si puo’!) e pur avendo il quinto monte ingaggi della serie A (la Roma ha il quarto…). Capolavoro assoluto.

  3. elconde ha detto:

    Rimane un allenatore mediocre ed antipatico, ha avuto la fortuna di non trovare avversarie

  4. Luigi Cucs gam ha detto:

    Uno dei migliori allenatori che abbiamo avuto ma purtroppo paga la lite con Totti

  5. Gimmy il romanista ha detto:

    Grande Spalletti a Roma volevano i calciatori e le l’oro stipendi miliardari non un mister che poteva vincere anche con cakcuatori pescati di qua e in là senza che nessuno conoscesse i loro nomi prima che venissero al Napoli complimenti mister Spalletti purtroppo la rraza romanista abituato ignoranza non vincerà mai un’a pipa

  6. Erik ha detto:

    Come ho sempre detto è stato l’allenatore più forte del dopo Capello. Avrebbe vinto anche a Roma se non avesse incontrato l’inter del triplete (anche aiutata dagli arbitri nello scudetto del centenario). Non è un mostro di simpatia ma chissene… Fu la dirigenza a fargli spingere fuori Totti, per loro un quarantenne troppo costoso. Complimenti mister, io già ti avrei ripreso due anni fa, per me personalmente la porta è sempre aperta

  7. Little Bear ha detto:

    Luciano festeggia a Napoli, qui a Roma non ti vuole nessuno

  8. Marco65 ha detto:

    Grande Uomo non significa necessariamente essere simpatico a tutti o accontentare la piazza ma significa anche abnegazione totale, professionalità, sincerità, durezza se necessario ed essere sempre coerente con le sue idee di gioco. Quando ha detto a Totti che non correva più non era per ripicca ma perchè a 38 anni era la semplice verità. Era vero ed è diventato impopolare a Roma ma il suo obiettivo era una Roma organizzata e vincente con 11 giocatori mai fermi in campo non una Roma che si rispecchiava in un grande campione purtroppo ormai al tramonto.
    E’ riuscito a Napoli quello che non a completato a Roma.
    Onore al merito.