Scambio Spinazzola-Pellegrini, possibili guai per la Roma. I pm aprono un fascicolo
La Roma coinvolta a sorpresa nell'indagine dei pm sullo scambio tra i due giocatori, avvenuto nel giugno del 2019 con la Juventus. Possibili irregolarità in fatto di plusvalenze
SPINAZZOLA PELLEGRINI ROMA – Il caso plusvalenze ‘dopate’ nel mondo del calcio si arricchisce di un nuovo capitolo che coinvolge la Roma insieme alla Juventus. Come riporta La Repubblica, I pm Piazzale Clodio hanno infatti aperto un fascicolo sullo scambio avvenuto a ridosso del 30 giugno 2019 tra bianconeri e giallorossi per i giocatori Luca Pellegrini e Leonardo Spinazzola, con l’esterno umbro che passò alla Roma per 29,5 milioni e il terzino (ora alla Lazio) alla Juventus per 22. I magistrati del capoluogo piemontese hanno lavorato il dorso torinese nell’ormai famosa inchiesta “Prisma”.
L’inchiesta Prisma e l’eventuale coinvolgimento della Roma
Sugli eventuali falsi in bilancio attribuibili al club giallorosso si sta muovendo la procura (penale) di Roma, il sostituto Maria Sabina Calabretta. Il pubblico ministero ha ricevuto nei giorni scorsi l’incartamento da parte dei colleghi torinesi. Si tratta di un fascicolo corposo in cui sono allegate anche le intercettazioni che avevano da subito insospettito i militari della guardia di finanza. Nelle conversazioni tra il ds della Juve Federico Cherubini e Stefano Bertola, ex direttore finanziario del club, il dirigente della Juventus, il 22 luglio 2021, descrive una delle operazioni che avrebbe permesso alla società bianconera di mettere a bilancio le plusvalenze fittizie.
“È stato il mio oggetto di discussione con Fabio (Paratici) tante volte, perché io dicevo…è vero che oggi faremo meno 40 ma così facendo io so già che andiamo dal Presidente, diciamo che non si può fa” – raccontava Cherubini al collega – “Fermiamo questa emorragia… cioè, hai attivato una modalità lecita ma l’hai spinta troppo, perché poi hai creato”. L’intercettazione fa riferimento, appunto, alla cessione dei diritti di Spinazzola e l’acquisto dei diritti di Luca Pellegrini. La cessione alla Roma del giocatore, consentì alla Vecchia Signora di iscrivere nel bilancio d’esercizio al 30 giugno 2019 la plusvalenza.
Il fronte romano dell’inchiesta
Adesso si apre il nuovo fronte, quello capitolino. L’intera operazione è sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti. L’inchiesta per verificare se anche il club giallorosso abbia commesso degli illeciti è appena nata, anche se i pm dispongono di un materiale corposo lavorato dai colleghi torinesi. La partita non è che all’inizio ma per concluderla non ci vorrà troppo tempo.
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Penso alle idizie finanziarie di queste squadre , non si capisce come possano gestire questre cosi dette plus valene se non con valori attribuiti cher non riflettono la realta commerciale . Il punto piu sewmplice ormi e stato scaridato . A prescindere dalle follie di mercato che hanno ormai distrutto il calcio arrivando a cifre iperboliche ma contabilmente un giocatore che acquisti a 5 e rivendi a 7 e`
` un guadagno pur sempre relativo dato che al giocatore paghi uno stipendio, viceversa se prendi a 5 e rivendi a 3 e` una perdita. Ma le societa hanno ormai troppi problemi per non ricorrere agli arrangiamenti.
Raga non scherziamo, 22 milioni non sono questa follia per Pellegrini, che al tempo era titolare della nazionale under 18 che si giocò fino all’ultimo l’europeo, insieme a Zaniolo e Kean. Tra l’altro in maglia azzurra giocava mezz’ala e non terzino. Aveva giocato già alcune partite in prima squadra ed era considerato il miglior prospetto italiano come terzino sinistro, andò alla Juve per essere nel giro dei titolari, anche se poi non ha rispettato le attese, perché troppo falloso; in ogni caso ancora oggi, che non è più nazionale e che in Italia ha altri terzini giovani davanti a lui come valutazione, la Lazio per riscattarlo deve ancora dare 15 milioni alla Juve.