Cristante, leader silenzioso. A centrocampo occhio all’ex di turno Frattesi

Foto Tedeschi

SASSUOLO ROMA FRATTESI CRISTANTE – Come si riparte dopo una battuta d’arresto così chiacchierata come quella con l’Inter? Come reagirà lo spogliatoio alla strigliata di Mou? Come gestirà la cosa il tecnico? Quanti come. Tanti punti interrogativi che già domenica potrebbero far intravedere qualche risposta. La gara contro il Sassuolo al Mapei è delicata per tanti motivi. E l’unica via percorribile per evitare ulteriore rumore è tornare nella Capitale con i tre punti. E Mourinho si affida ai pilastri, a (vice) capitan Bryan Cristante. E attenzione sempre all’ex di turno, Davide Frattesi.

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Roma, Bryan Cristante

A muso duro. Metaforicamente parlando, si intende. Bryan Cristante fa parte dello zoccolo duro del centrocampo della Roma, è uno stacanovista, Mou di rado sceglie di rinunciarci. Solo l’arrivo di Oliveira ha un po’ smosso le acque, ma al momento ad avere ‘la peggio’ sembra Veretout, più di frequente rimasto in panchina. Il numero 4 è (insieme a Mancini) uno di quelli che veste la fascia al braccio in assenza di Pellegrini. E non a caso. Evidentemente, è una sorta di leader silenzioso, almeno da quello che sembra, che preferisce usare la voce e la personalità sul rettangolo verde. In questa stagione 21 presenze e 1 gol in campionato. Ma non è certo uno che si arrende, visto che ha collezionato 24 tiri. A volte prova ad inventare, lo dimostrano i 16 dribbling riusciti su 18. E vanta una precisione di passaggi dell’83,2%, di cui 12 chiave e 3 hanno creato big chance. Vince la maggior parte dei duelli aerei (52) e dei contrasti (120). Recupera quantità notevoli di palloni (108) ed è il giallorosso che percorre più km (11,041 in media a partita). Non sempre ci riesce, ma si incarica puntualmente di ripulire il centrocampo e tirarlo a lucido per i compagni. E proprio in questi giorni si fanno più insistenti voci di rinnovo.

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Sassuolo, Davide Frattesi

Non è ancora passato il dolore per il gol di Edin Dzeko, che già è ora di preoccuparsi dell’altro ex di turno, Davide Frattesi, seppure con una storia ben diversa dal bosniaco. Il classe ‘99 curiosamente, nel 2014 è passato dalle giovanili della Lazio a quelle delle Roma e vi è rimasto fino al 2017, per poi approdare al Sassuolo. Il club giallorosso detiene inoltre il 30% della futura rivendita del giocatore. Ma al momento, se lo ritroverà con ogni probabilità avversario sul campo, per la seconda volta in carriera. L’ultima all’andata, con la vittoria della Roma in extremis grazie ad El Shaarawy, in occasione della millesima panchina di Mou. Molti tifosi apprezzerebbero un suo ritorno nella Capitale, visto che si sta mettendo in mostra. Ben 36 tiri, 30 dribbling su 43 riusciti, piedi che danno del tu alla palla, è leggermente più preciso di Bryan (83,8%), ma recupera meno palloni (81) e vince meno contrasti (110) ed è molto meno temibile nel gioco aereo (13). Il tutto decorato da 4 reti e 2 assist in 23 presenze. E la sua maglia si è tinta di Azzurro già dall’Under 17 e ora milita nell’Under 21. Chissà che a breve i due non si ritrovino alla corte di Roberto Mancini (Cristante c’è già, Frattesi è stato chiamato per lo stage), ma prima c’è la sfida del Mapei da affrontare, con colori diversi sul petto.