26 Settembre 2022

Santon: “Difficile scegliere di smettere. Le proposte non sono mancate ma ecco cosa ho detto a Tiago Pinto”

Le dichiarazioni dell'ex calciatore di Inter e Roma

Foto Tedeschi

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L’ex terzino di Roma e Inter, Davide Santon, ha rilasciato un’intervista a Il Messaggero. Tra i diversi temi, ha parlato delle stagioni passate nei due club che si sfideranno il primo ottobre e della sua decisione di lasciare il calcio giocato. Di seguito uno stralcio delle sue dichiarazioni:

Santon, quanto è stato difficile dire basta?
“È stata molto dura. Ad un certo punto si è spenta la luce e ho avuto molto tempo per pensarci. L’ultimo anno a Roma è stato da fuori rosa e ho maturato la decisione che era arrivato il momento di smettere. Ci siamo così visti con la Roma e abbiamo deciso insieme di chiudere il nostro rapporto. Avrei potuto anche strappare qualche contratto a presenza ma non mi divertivo più. E così ho smesso”.

In questo anno e mezzo non l’ha cercata nessuno?

“Le proposte non mi sono mai mancate. Fulham, Fiorentina, Sampdoria, un paio di club in Spagna, in Turchia e io non ho mai detto di no. Il problema è che poi arrivavano le visite mediche. Un giorno dissi a Pinto: “Direttore non è che non voglio andare, ma se vado mi rimandano indietro.”

In questo periodo difficile, Mourinho le è stato vicino?

“Sì, soprattutto all’inizio. Quando sono finito fuori rosa è venuto spesso a vedere i miei allenamenti. Abbiamo parlato, gli ho detto che nello spogliatoio avrei potuto dargli una mano ma non potevo garantirgli poi un impiego stabile in campo. Non sapevo quante partite potevo reggere.”

Da questo, però, a finire fuori rosa ce ne corre, non trova?
“Non penso sia stato lui a decidere. Perché parlando con i miei compagni, sapendo come si era speso Pellegrini per farmi reintegrare, probabilmente anche Mourinho lo scorso anno mi voleva in rosa. La decisione è stata del club. Poi dopo una stagione fermo, non mi sono più ripreso”.

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1 commento

  1. giovannib ha detto:

    Dev’essere stato facilissimo smettere, dato che non ti prendeva nessuno. Hai arraffato tutti i soldi che potevi, fino all’ultimo cent, e poi via