Rosella Sensi: ´Il contratto di Spalletti? Non parlo!´

 
L’occasione per ascoltare la Dott.ssa Rosella Sensi è quella della riunione tenuta a Trigoria con i soci per approvare il bilancio d’esercizio annuale della società giallorossa. Ma anche per proporre di spostare la squadra da Trigoria alla Cittadella dello Sport, già in costruzione. Altra questione: occorre cercare un nuovo sponsor, che potrebbe arrivare a stagione in corso.
 L’amministratore delegato della Roma risponde subito energicamente a chi gli ha chiesto novità sul contratto di Spalletti, uno degli allenatori che più è ricercato dai club nel calciomercato delle panchine: “Non ne parlo, faccio come lui. Siamo talmente in sintonia che anche io faccio silenzio”. I tifosi, dunque, almeno per ora, possono dormire sonni tranquilli.
 Ma le parole più profonde, quelle particolarmente sentite dalla figlia del Presidente Franco Sensi, sono quelle rivolte alla squadra ed al momento decisamente positivo che sta attraversando in questo momento della stagione: “Crediamo in questa Roma. Quello che ci preme di più è la competitività della squadra e siamo convinti delle scelte fatte sia dal punto di vista economico che da quello tecnico”.
E poi, sui complimenti fatti da Roberto Mancini sulla rosa giallorossa, l’Ad della Roma risponde compiaciuta: “Mi fa piacere che un tecnico di una squadra altrettanto importante come quello nerazzurro elogi la nostra squadra. Per quanto mi riguarda sono di parte e mi diverto a vedere la Roma giocare e vincere”.
“Lo scudetto? Non ho mai detto di averne paura ma soltanto di restare con i piedi per terra. Almeno finché non acquisiamo la mentalità giusta, quella vincente. Ho paura delle distrazioni ma per fortuna in questo momento i ragazzi sono molto attenti”.
 C’è tempo e spazio anche per dire la sua sul batti e ribatti tra Pulvirenti, presidente del Catania, ed il tecnico giallorosso: “Mi dispiace che sia il Catania a dire che la Roma è una squadra sleale perché, a mio parere, Spalletti ha dato una dimostrazione di civiltà e di sportività proprio e soprattutto con loro. Io non ho nulla da dire ai miei ragazzi, non posso certo rimproverarli quando fanno bene. Il fatto di cercare le motivazioni fino alla fine è qualcosa che merita applausi da parte di tutti”.