Mourinho: “Tirana non ci distrarrà. Gli arbitri che sbagliano con noi vengono puniti, ma i nostri punti dove sono? (VIDEO)
Foto Tedeschi

ROMA VENEZIA CONFERENZA STAMPA – Prima della finale di Tirana, la Roma è attesa dal rush finale di campionato. Domani all’Olimpico arriva il Venezia, alle 20.45, e i giallorossi inseguono l’Europa anche passando dalla Serie A. Torna a parlare José Mourinho per presentare la gara, e il tecnico portoghese è intervenuto alle 16 in conferenza stampa dal centro sportivo Fulvio Bernardini. Contro i veneti, con ogni probabilità, si vedrà in campo in anteprima la maglia ‘Home’ per la prossima stagione, come anticipato da Romanews.
La conferenza stampa
Sky: C’è il rischio che la finale di Tirana tolga concentrazione per il campionato?
Spero e penso di no. C’è gente a cui interessa che finiamo ottavi e vinciamo la finale così sarebbe buono per il calcio italiano avere più italiane nelle coppe l’anno prossimo. Ma questo non si deve fare. Sarebbe ingiustizia e mancanza di rispetto. Contro la Fiorentina eravamo stanchi, loro avevano un motore diverso, hanno giocato bene, però siamo stanchi di arbitri e Var. Hanno sbagliato, vengono puniti, ma dove sono i punti? Non voglio dire quello che ha detto il PSV, ‘complimenti a Ajax, var e arbitri’, non voglio. Voglio finire quinto o sesto, ci siamo stati quasi tutta la stagione e non ho paura di mancanza di concentrazione.
Corsport: Come si può gestire l’energia in queste tre gare ravvicinate, ci può dire come gestirete Mkhitaryan?
Mkhitaryan non c’è gestione, è infortunato. Domani non è che non gioca per prevenzione. Non viene risparmiato, è infortunato. Non abbiamo rosa per fare cambi drammatici, non abbiamo il livello di esperienza o giocatori simili per posizioni. Dobbiamo vincere perchè abbiamo bisogno di punti, perchè è l’ultima partita a casa, perchè se vinciamo andiamo all’ultima partita con il nostro destino in mano, senza aspettare gli altri. Dobbiamo vincere domani con tutto il rispetto per l’avversario, che domani si gioca il futuro. Gestione minima, un paio di cambi, magari un paio contro il Torino. Mkhitaryan? Non è un dubbio per domani, è fuori completamente.
Il Romanista: Come mentalità può essere Zalewski un simbolo di questa squadra?
Non faccio differenza di mentalità o di atteggiamento tra Zalewski e gli altri giovani. La differenza è che per lui è arrivata l’opportunità, in un momento in cui la squadra aveva bisogno di un’opzione. E lui era preparato per questo. Senza Spinazzola, senza El Shaarawy, solo con Viña, ha avuto un’opportunità in una situazione di rischio per noi. Magari se la stessa opportunità arriva ad un altro giovane la prende allo stesso modo. Lui è rappresentativo di cosa siamo e cosa vogliamo. Del nostro rapporto con la Primavera. Tante volte i ragazzi lavorano con noi, la prossima stagione ne prenderemo altri da far crescere. E in questo senso Zalewski è un caso di successo positivo.
Il Tempo: Che cosa serve per sognare più in grande possibile?
Organizzazione è importante, e quella l’abbiamo. Stiamo crescendo, se posso paragonare noi ad agosto e noi oggi un gran lavoro a tutti i livelli. Il mio contratto è di altri due anni, serve tempo. Quando parliamo di Zalewski parliamo di giocatori che hanno bisogno di tempo. Ci sono squadre dove il tempo non esiste. Poi è una questione di qualità e quantità. Perchè noi abbiamo sofferto quest’anno in determinati momenti anche con la questione di quantità. L’altro giorno, dopo una partita, mi è stato chiesto perchè la differenza di verticalità e intensità. Ho detto che sono 140km di calcio. Se vedi quanti minuti hanno giocato i nostri, si paga. E’ facile sapere quanti km ha corso Ibañez o Cristante, ad esempio. Io penso che devo scusarmi con voi perchè non faccio mai interviste con voi e l’ho fatta con gli inglesi, solo perchè sono amico di Gary da tanti anni. La proprietà vuole arrivare in alto, e anche io, o non sarei qui. Abbiamo qualche talento, la passione dei tifosi, dobbiamo migliorare e vediamo cosa succederà. Ora però abbiamo tre grandi partite da giocare.
Tele Radio Stereo: Dopo un anno dove è migliorata la squadra?
Non voglio parlare come se la stagione fosse finita. Non faccio analisi globali, abbiamo tre gare da giocare, tutte importanti. La finale dal punto di vista emotivo è diversa, non si gioca da tanto.
ASRoma.com: Domani sarà l’ultima all’Olimpico, momento per ringraziare i tifosi…
Il minimo che possiamo fare è ringraziarli. Posso farlo io qui, i giocatori sui social media. MA è più simbolico che lo facciamo dopo il Venezia, in campo, dove è stato il loro sostegno. Al di là del risultato di domani, al di là del mio piede che Kumbulla ha distrutto ieri, dobbiamo fare un giro di campo per ringraziarli. SArebbe meglio dopo una vittoria, ma va fatto, sono stati fantastici.
Auguri a Zeman per il compleanno con un giorno di ritardo…