Roma-Uçan: operazione da 19.500 euro al minuto

Redazione RN
10/05/2016 - 12:45

UCAN, 19.500 EURO AL MINUTO – Voglio lavorare sodo e riuscire a portare la squadra a un buon livello”. Si era presentato così, Salih Uçan, nel mezzo di una calda estate romana, quando tra le belle parole di Sabatini e qualche incoraggiante video che spopolava sul web, aveva fatto ben sperare i tanti tifosi che vedevano in quel ragazzo riccioluto dal piede fatato un possibile crack del mercato giallorosso. In due stagioni tanto è cambiato in quel di Trigoria: giocatori sono arrivati, altri sono andati via ed in panchina Garcia ha lasciato il posto a Spalletti, ma la costante è rimasta una: il diamante è restato grezzo e, relegato in panchina, è restato silenziosamente in attesa della fine di un prestito biennale che lo ha visto protagonista in sole dieci occasioni, per un totale di 346’.

I COSTI DELL’OPERAZIONE – Voluto fortemente dal ds, sempre in cerca di giovanti talenti da lanciare e da cui magari ricavare corpose plusvalenze, Uçan lascia il Fenerbahce ed arriva nella capitale il 17 luglio del 2014 a fronte di un corrispettivo di 4,75 milioni di euro per un prestito annuale (con opzione per un’ulteriore stagione) con diritto di riscatto fissato a 11. Investimento importante per la società giallorossa che paga al centrocampista un ingaggio da 1 milione di euro: il tutto, ovviamente, in attesa dell’acquisizione a titolo definitivo. Acquisizione che con tutta probabilità non arriverà perché la Roma, dopo aver speso poco più di 19.500 euro per ogni minuto giocato in maglia giallorossa dal turco nell’arco dei due anni vissuti all’ombra del Colosseo, ritiene prioritarie le questioni-riscatto di Rudiger, El Shaarawy e Digne.

L’EPILOGO – E pensare che con l’arrivo di Spalletti in molti pensavano che il talento potesse ritagliarsi un suo spazio dopo le poche ma buone prestazioni accumulate durante la gestione di quel Garcia che, esclusa la parentesi Sadiq, non si è mai mostrato incline al lavoro con i giovani. Il mister di Certaldo, però, ha spento subito le speranze dei sostenitori del centrocampista E’ un grande Pizarro, bravo a fare geometrie, a prendere palla, ad anticipare le giocate: poi però la nostra squadra ha bisogno anche di altro”. Ed alle parole il toscano ha fatto seguire i fatti, non facendolo mai scendere in campo. Dentro Trigoria, ora, al turco non resta più che il dimissionario Sabatini come ultimo alleato e l’epilogo della vicenda appare scontato: “Addio Salih”, sperando che questo saluto non si trasformi in un enorme rimpianto.

Marco Miele

Scrivi il primo commento

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*

Seguici in diretta su Twitch!

Leggi anche...