Roma-Torino, le pagelle: Matic di rabbia, faro Dybala. Belotti, l’ex senza veleno. Zaniolo predica nel deserto
I nostri voti ai giallorossi dopo la gara con il Torino, ultima in campionato nel 2022 prima del Mondiale
Foto Tedeschi

Non si chiude nel migliore dei modi il 2022 di campionato della Roma. La squadra di Mourinho riacciuffa per i capelli una gara che sembrava persa, contro un Torino non irresistibile. Per un tempo intero è il festival degli errori tecnici, da Zalewski a Cristante fino a Volpato. La difesa si addormenta sul colpo di testa di Linetty che porta avanti i granata davanti all’incolpevole Rui Patricio. Camara prova qualche break dei suoi, ma poi abbassa anche lui il ritmo. Bene Celik, con il piglio e l’atteggiamento giusto. Difende, aggredisce e attacca. E, all’occorrenza, sollecita i compagni.
Zaniolo ‘predica nel deserto’, i suoi strappi spesso non vengono seguiti dai colleghi in campo. Anche lui Un pizzico di sfortuna in un paio di occasioni, con un mancino che fa la barba alla traversa. Non si può dire lo stesso per Tammy Abraham, in un’altra giornata no. E non passa inosservato all’Olimpico, che si lascia andare a qualche fischio quando esce dal campo. Bene El Shaarawy, meno Belotti, che si prende la ‘bega’ di tirare un rigore al 92′ contro la sua ex squadra, e lo spedisce sul palo. Esordio in prima squadra per Tahirovic.
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Le pagelle
Rui Patricio 6: Qualsiasi sia la partita, il copione cambia poco. I pericoli maggiori arrivano da fuori area. Alcuni terminano distanti, alcuni vengono murati. È bravissimo sul tiro-cross di Singo, e prende pure una scarpata involontaria da Smalling. Non può nulla sulla zuccata di Linetty, mette una pezza su Vlasic.
Mancini 5: Arginare la velocità di Vlasic è un lavoro full time, ma tiene botta anche con l’aiuto di Smalling. Vola su corner e di testa sfiora, letteralmente, il vantaggio. Perde un pallone rischioso, ma va a riprenderselo con la determinazione di chi oggi porta la fascia da capitano.
Smalling 5,5: Il ritmo è subito alto dalle sue parti, e Chris non vede l’ora di dimostrare quanto sarebbe stato degno della chiamata dei ‘Tre Leoni’. Partecipa alla disattenzione collettiva del gol di Linetty, poi tampona come può.
Ibañez 5,5: Rischia su Vlasic ma poi negli anticipi è quasi sempre efficace. Poi fa il numero 9 di turno e attacca la profondità recuperando un pallone che sembrava perso, ma non riceve assistenza. Per il resto, si adegua ai compagni in una giornata piuttosto grigia.
Celik 6: Subito aggressivo sul portatore di palla ed è decisivo sul tiro da fuori area di Vlasic. Chiude i corridoi a Vojvoda con qualche buon anticipo. È caparbio ed è sempre sul pezzo, sbraita anche un po’ per scuotere i compagni. Resta lucido nel mare di errori tecnici dei colleghi. Mezzo voto in meno, però, per aver lasciato Lazaro andare a crossare per Linetty.
Camara 6 : Grande break che manda in porta Abraham e Zaniolo. E quasi ci riesce una seconda volta con l’aiuto del 22. Mantiene alto il livello di attenzione e anche di aggressività, prede un giallo per intervento su Ricci. (Dal 53′ Matic 7: Entra per impostare meglio la manovra, manca però la zampata su un cioccolatino di Dybala. Poi, persino lui fa un errore tecnico horror. Poi assiste a pali, traverse, rigori sbagliati e compagnia bella e decide di dire ‘basta’. Con un missile mancino carico di rabbia sfonda la porta di Savic e riporta il punteggio in pari. Primo centro in giallorosso, Nemanja, provaci più spesso).
Cristante 5 : Tanta imprecisione nella prima parte di gara, nella ripresa aggiusta un po’ la mira. Prova a far male da fuori, non gli riesce. E’ diffidato, deve far attenzione in fase di copertura. (Dal 69′ Tahirovic SV: Esordio in prima squadra per il classe 2003 svedese, che trova subito un buon pallone per Zaniolo in area. Prende il giallo per evitare la ripartenza di Radonjic. Benvenuto, Benjamin.)
Zalewski 4,5: Perde qualche pallone di troppo, il turbo è un po’ scarico. Poi un bellissimo corner per Mancini, ed è bravo ad interrompere un potenziale contropiede granata. Nella ripresa poco o nulla in fase offensiva. Lascia posto a Dybala (Dal 69′ Dybala 7: Appena si alza per scaldarsi l’Olimpico rumoreggia. Entra lui, e la Roma tira in porta, senza graffiare. Si prende un giallo per proteste. Prende un rigore sacrosanto, che lascia a Belotti (e lui sbaglia), e la leggenda narra che la traversa stia ancora tremando dopo il suo mancino a giro da fuori area, da cui poi scaturirà il gol del pari.
Volpato 5: Gioca con la personalità di un veterano. Ma qualche errore di troppo, un colpo di tacco rischioso sulla trequarti giallorossa e un pallone buttato in contropiede. Non ha la stoffa dei giorni migliori, Mou lo intuisce e lo lascia a riposo nel secondo tempo (Dal 45’ El Shaarawy 5,5: Alza immediatamente la cresta. Ha subito l’occasione per far male, ma Djidji in tuffo gli nega il gol. Un gran filtro per Dybala che vale il rigore.).
Zaniolo 6: Un missile mancino da posizione un po’ defilata ha scatenato una folata di vento sulla traversa, poi manda al bar Djidji e quasi lo lascia in trequarti, ma il granata riesce a rientrare. Poi prova a sfuggire a Djidji anche a destra, e guadagna un corner. Accarezza il pallone su punizione, ma nessuno la tocca e la palla esce di poco. A lunghi tratti nella ripresa dialoga con Dybala e la Roma è già più pericolosa. A volte sbaglia la scelta, altre è poco seguito e predica nel deserto.
Abraham 4: Tiago Pinto l’ha ampiamente difeso per la mancata chiamata di Southgate. Nel primo tempo si danna per ritagliarsi uno spazio, con poco successo. Nella ripresa sceglie di mettersi in proprio e trova un gran pallone per El Shaarawy, che non va in porto. Così come il resto della sua serata. Esce tra i fischi del suo pubblico (Dal 69′ Belotti 4,5: Il grande ex, guadagna subito corner. E da ex potrebbe valere almeno il pari, ma stampa sul palo il rigore guadagnato da Dybala).
Mourinho 5: Se l’è detto anche da solo, c’è da fare autocritica, per tutti. Cerca di raddrizzare il match con i cambi nella ripresa, e anche se non vuole fare ‘Harry Potter’, la tendenza cambia. La sua Roma fa due partite, 70 minuti di zona grigia, e 20 di zona giallorossa, dove si rende pericolosa e riesce a riprendere la gara, con Dybala in primis. Si prende un rosso per proteste, una decisione ‘giusta’ come sottolinea. E, per citarlo ancora, se ci fosse stato altro tempo, la Roma avrebbe potuto fare di più del pari. Ancora, la squadra si ‘sveglia’ tardi. A gennaio sicuramente rivedrà un po’ di cose.
M.Teresa Tonazzi