Tiago Pinto: “Il futuro è nelle nostre mani, nulla può deconcentrarci. La Roma sta cambiando mentalità”

Teresa Tonazzi
14/05/2022 - 18:24

Foto Tedeschi
Tiago Pinto: “Il futuro è nelle nostre mani, nulla può deconcentrarci. La Roma sta cambiando mentalità”

ROMA VENEZIA INTERVISTE – Tutte le dichiarazioni del giallorosso in occasione di Roma-Venezia, match valido per la 37a giornata di Serie A.

Tiago Pinto a SKY

La Conference toglie concentrazione per la Serie A?
“Non penso che nulla possa togliere la concentrazione. La nostra settimana è iniziata con una pesante sconfitta. Arrivare 5i non è come 8i. Siamo concentrati e vogliamo vincere le prossime due. Il futuro è nelle nostre mani”.

Il pubblico è uno spot, questo entusiasmo ha contagiato la proprietà? Ci sarà un extra-budget?
“L’entusiasmo dei tifosi non è per la competizione ma per quello che vedono fare al club. L’appoggio è per la squadra e il mister. Io e il club stiamo cambiando la mentalità di questa squadra e l’anno prossimo si vedrà”.

Ci dobbiamo aspettare acquisti importanti sui giovani oppure calciatori con ingaggi importanti? Zaniolo ci sarà nella prima della prossima stagione?
“Zaniolo ha avuto un fastidio contro la Fiorentina. Ora è fermo ma speriamo che possa tornare con il Torino che siamo concentrati su questo. Il mio mercato adesso è Venezia, Torino e la Conference. La Roma del 22/23 sarà migliore di questa. Mourinho è il nostro leader e noi vogliamo migliorare step by step. Avremo 3 mesi per parlare di mercato”

Lei è giovane ma con una grande esperienza, pensava al calcio già da bambino?
“Penso che portoghesi e italiani siamo uguali. Siamo nati con il pallone nel letto e orienta spesso la nostra vita. Ho avuto un’opportunità importante al Benfica. Rui Costa è stato importante per me. Devo ancora imparare molto, quando ho il piacere di condividere delle cose con tante persone importanti c’è sempre da imparare”.

Cosa ne pensa della tendenza degli acquisti con gli algoritmi?
“Non conosco nessuno che prende giocatori solo con l’algoritmo. Ho preso Mourinho e non serviva l’algoritmo come per Rui Patricio e Abraham. Nessuno prende un calciatore solo con questo. Algoritmo può essere un’espressione per chi ci vuole sminuire ma non li usiamo”

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