Roma sterile e senza spunti. Il non detto di Mou e i dubbi sugli attaccanti giallorossi
Per lo Special One è una sconfitta pesante, che dovrà cercare di gestire prima della lunga pausa. Dovrà interrogarsi sulle motivazioni nascoste dietro la fiera delle palle perse a cui hanno dato vita i suoi, a cominciare da quella di Ibanez per il gol dello svantaggio.

Una rete di Felipe Anderson su gentile concessione di Ibanez, decide il derby numero 179 in cui, da una parte Mourinho deve fare a meno di Paulo Dybala, Wijnaldum e Spinazzola, dall’altra Sarri è orfano dello squalificato Milinkovic-Savic e dell’acciaccato Ciro Immobile. La Roma, oltre alla cocente sconfitta, la terza casalinga e sono troppe, subisce anche il controsorpasso dei biancocelesti in classifica.
Alla festa del pre-partita, con la Sud ancora una volta sugli scudi con una coreografia bella e partecipata, e i fumogeni davanti alla tribuna Tevere organizzati dal club, non corrisponde la voglia e l’organizzazione degli uomini di Mourinho in campo.
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Cosa succede Tammy?
La Roma è disordinata e disattenta, terribilmente in difficoltà a rendersi pericolosa. Al netto di una partita perfetta giocata dai difensori laziali e dal centrocampo che ha soffocato tutte le iniziative giallorosse, la squadra di Mourinho fa una fatica enorme a costruire non riuscendo con fluidità a raggiungere i due terminali Abraham e Zaniolo.
Le punte così risultano slegate dal resto della squadra non riuscendo mai ad incidere. E dire che Nicolò, subito dopo il vantaggio Lazio, è andato ad un passo dal pareggio, se solo il suo tiro non si fosse stampato sulla traversa. Altra storia quella dell’irriconoscibile Tammy che gioca un derby tremendamente asfittico ed evanescente. Rimasto in campo fino alla fine, reagisce con stizza agli errori, in 100 minuti in cui emergono tutte le insicurezze che lo stanno attanagliando da quando è iniziata questa stagione.
La fiera delle palle perse
Per lo Special One è una sconfitta pesante, che dovrà cercare di gestire prima della lunga pausa. Dovrà interrogarsi sulle motivazioni nascoste dietro la fiera delle palle perse a cui hanno dato vita i suoi, a cominciare da quella di Ibanez per il gol dello svantaggio. A proposito, per il difensore non è la prima cilecca in una stracittadina: era già successo a gennaio del 2021 quando il brasiliano aveva commesso due gravi errori sulle reti di Immobile e Luis Alberto.
Detto questo, le incertezze mostrate sulla pressione degli attaccanti avversari hanno fatto prendere rischi troppo alti per non accendere un campanello d’allarme. D’altronde le statistiche tracciano un quadro fosco della Roma, la squadra che ha commesso più errori che hanno portato a subire gol, 4, in questa stagione di Serie A.
Oltre al risultato, è però la mancanza di lucidità e di qualità che preoccupa la tifoseria romanista, fatto salvo qualche sprazzo di gioco visto con nelle combinazioni sulla catena Zalewski-Pellegrini che ha messo in difficoltà Lazzari nel primo tempo. E ancora una volta Jose, in conferenza stampa, non ha voluto rispondere alla domanda sulle difficoltà realizzative della Magica. Il suo non detto, però, parla ancora di più, la Roma senza Dybala non sa segnare.