5 Giugno 2023

Roma-Spezia, le pagelle: Dybala ‘pilota automatico’, Zalewski acqua frizzante. El Shaarawy e Smalling, la fiducia

Getty Images

Dybala Roma Spezia

ROMA SPEZIA PAGELLE – Ci riproviamo. La Roma agguanta l’Europa League ribaltando lo Spezia all’Olimpico nell’ultima di campionato, con Zalewski e Dybala. I giallorossi chiudono questo campionato con una finale fatta e un sesto posto in Serie A. Approfondiamo le pagelle.

Roma-Spezia, le pagelle

Svilar non può nulla sul gol, ma interviene dove serve. Mancini con rabbia e mestiere, Smalling con sbavature ridotte al minimo, come ormai ci ha abituato a vedere. Zalewski fa vedere buone cose, tanta grinta e soprattutto il gol del pareggio, un tiro-cross che sviluppa una traiettoria velenosa. Cristante instancabile, Bove prosegue la sua striscia positiva, ed è lui ad avventarsi sul pallone di Nicola con istinto da attaccante. Non tocca, ma l’esito è comunque positivo.

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Pellegrini stringe i denti, e non ci sorprende più, da capitano vero. Dybala anche vuole esserci per forza, e i tifosi lo ringraziano, si rivela, ancora una volta, decisivo. Direziona il destino di quattro squadre, con un solo calcio di rigore manda la Roma in Europa League, lo Spezia e il Verona allo spareggio, e la ‘sua’ Juve in Conference League. Belotti chiude a zero lo score in campionato, El Shaarawy porta fiammate, è uno di quelli che ha sempre spirito di iniziativa e sui quali si può sempre contare. La nota stonata della serata, l’infortunio di Tammy Abraham, uscito dal campo dopo una brutta caduta. Si sospetta problema al ginocchio. Speriamo nulla di grave. E anche Paulo e Lorenzo, che salteranno la prima di campionato per diffida.

I voti ai giallorossi

Svilar 6,5: Spiazzato dal tiro di Bourabia che diventa un assist per Nikolau, Mile non può intervenire. Il resto del primo tempo può leggere i numerosi striscioni sugli spalti. Nella ripresa Reca suona la sveglia, ma il serbo c’è. Trema davanti a Zurkowki, che però spara alto. Con i polpastrelli spazza via un cross davvero velenoso in pienissimo recupero.

Celik 6: Ci mette un po’ a carburare, si inventa qualche lancio ben fatto, ma è meno efficiente rispetto a Budapest. (Dal 45’ Llorente 6,5: Quando entra ha in eredità Gyasi e Nzola, clienti scomodi. Decide di diventare lui il cliente scomodo, di testa prova il 2-1, ma viene bloccato).

Smalling 7: Fa subito la voce grossa su Nzola. E va a farla anche nella metà campo dei liguri. Se si calcola il suo margine di errore il risultato darà un numero assai vicino allo zero.Nzola gli sfugge un’unica volta, e quasi costa cara.

Mancini 6,5: Ruggisce, letteralmente, su ogni pallone. Ha fretta di scrollarsi di dosso le scorie di coppa. Va a ‘difendere’ Dybala quando viene atterrato da Reca. Fa il vice-capitano a tutti gli effetti.  Dalla panchina fa l’allenatore aggiunto. (Dall’81 Wijnaldum 6: Viene accolto da qualche fischio, lui ‘risponde’ con un gran corridoio per El Shaarawy. Intravede lo spazio del tiro per il possibile 3-1, viene murato).

Zalewski 7: Non rende vita facile a Zurkowski, lo punta spesso senza pensarci troppo. E poi ‘restituisce’ il favore e si inventa un gran cross, che scavalca Belotti e Bove e si deposita all’angolino. Se ne inventa un altro di cross, praticamente perfetto da spingere in porta, ma Pellegrini non è in posizione ottimale.

Cristante 6,5: A Budapest è stato praticamente l’ultimo a uscire dal campo. Saremmo curiosi di vedere il suo contakm stagionale. Tarda forse a rientrare sul tiro-cross di Bourabia.Si avventura in area ligure e tira fuori un dribbling alla Dybala, il suo cross in mezzo viene intercetto.

Bove 7: Bello l’aggancio sul lancio di Celik e l’idea per Belotti, che non anticipa. Si getta con tutto quello che ha sul cross di Zalewski, quasi lo sfiora con il ciuffo biondo, ma non serve. La traiettoria è sufficientemente velenosa da valere l’1-1. (Dal 70’ Matic 6,5: La partita si scalda, prova a mantenere la mente fredda. Ci riesce, come sempre).

El Shaarawy 7: Si muove subito bene e trova un buon corridoio (seppure in off-side) per Pellegrini. Dopo lo svantaggio si mette sulla sedia del guidatore e lascia partire un potente destro che, per non perdere l’abitudine, si stampa sulla traversa. È il 32° legno in stagione, forse si può chiamare il Guinness World Record. Vede la porta quasi al foto-finish, Amian lo trascina a terra (e viene espulso). Maresca, stavolta, non esita. Fa venire il mal di testa a Wiśniewski, che lo atterra e viene ammonito. Si divora il 3-1 e poi Zoet gli nega ancora la gioia del gol).

Pellegrini 6,5: Non si è mai tirato indietro quando c’era bisogno di lui, non lo fa certo all’ultima di campionato. Ha voglia di trascinare la squadra in questo finale, quasi con rabbia. Il destro però non ringhia abbastanza. Si avventa in spaccata sul cross da leccarsi i baffi di Zalewski, ma dalla sua posizione non è semplice colpirla bene. Salta la prossima di campionato per diffida.

Dybala 8: È ora di asciugarsi le lacrime, e quale modo migliore per farlo se non scendere ancora in campo.  Paulo vuole esserci a tutti i costi. E lasciare il segno come aveva iniziato a fare a Budapest. Da fuori area oggi è più impreciso. Intravede un corridoio da play station per El Shaarawy, ma viene intercettato sul più bello. Prende l’autostrada e semina la difesa bianconera provando a parcheggiare con il mancino il pallone in rete, fuori di un alito di vento. Fa fare al Var gli straordinari, con un contatto in area con Reca che farà discutere molto. Maresca, però, lascia correre. Anche lui diffidato, prende un giallo per reazione, e la prima di campionato non ci sarà. Quindi prova a lasciare il segno in questa, ma Zoet riesce a deviarla. La rivincita arriva dal dischetto, una partita a scacchi, come piace a lui: butta dentro con il mancino il pallone del 2-1 che vale un nuovo tentativo in Europa League. È affidabile ed efficiente come il pilota automatico.

Belotti 6: È da agosto che cerca il primo centro giallorosso in campionato, ma il killer instinct resta sopito. Il cross giusto lo scavalca e si deposita in rete. Poco nella ripresa, chiude il campionato ufficialmente a zero gol. È la prima volta nella carriera da professionista. Esce comunque tra gli applausi, perché non ha mai risparmiato neppure una goccia di sudore. (Dal 65’ Abraham SV: Ingresso sfortunato è dire poco, mette male il piede in un contrasto con Ampadu, esce non sulle sue gambe, il che è preoccupante. In bocca al lupo Tammy. Dal 76’ Spinazzola 6: Entra con l’atteggiamento giusto, tampona dove deve).

Mourinho-Foti 7,5: L’Olimpico è tutto per Mou, ma Mou, causa squalifica, può ‘esprimersi’ attraverso Foti. La formazione è praticamente quella titolare, con l’aggiunta di Llorente nella ripresa. Abraham altra mossa, che dura poco causa infortunio. Matic e Wijnaldum poi i rincalzi, con un occhio sempre al risultato della Juve. E Gini innesca ElSha sull’azione del rigore decisivo trasformato da Dybala. Mou non si vede, esce solo per salutare l’Olimpico, con un gesto che fa ben sperare i tifosi.

M.Teresa Tonazzi

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1 commento

  1. Marco65 ha detto:

    Quanti rimpianti per aver giocato la finale senza El Sharawi.