Roma, senza Smalling si vince poco. E per giugno è già pronto il sostituto
Quando l'inglese non gioca, la difesa traballa e la squadra fatica a trovare la vittoria. A giugno l'ex Man United potrebbe fare le valigie
Foto Tedeschi

ROMA SMALLING – Che Chris Smalling sia uno dei pilastri della Roma è cosa ormai assodata. L’inglese è il perno della difesa di Mourinho, che lo considera un titolare inamovibile al pari di Ibanez e Mancini. Nel match contro la Cremonese, perso per 2-1, è rimasto fuori causa squalifica, e la difesa ha vacillato come raramente accaduto nelle ultime uscite. La mancanza dell’ex Man United si fa sentire ogni volta, e i tifosi giallorossi iniziano a tremare al pensiero di vederlo partire a fine stagione.
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Nelle 5 partite in cui l’inglese non è partito titolare, ricorda Il Messaggero, i giallorossi ne hanno perse due (entrambe con la Cremonese) e vinte tre (Helsinki, Monza e Genoa). Smalling è il perno del reparto arretrato e se manca, Kumbulla, Mancini e soprattutto Ibanez perdono un punto di riferimento. Lo scorso anno Chris aveva saltato molte più gare, a causa di un problema muscolare nella prima parte della stagione. Tra il 17 ottobre e il 7 novembre sono stati 4 i match consecutivi che non ha giocato e di questi la Roma ne ha vinto solo uno, per il resto tre sconfitte e un pareggio.
Il contratto è in scadenza a giugno 2023 e la firma non è ancora arrivata nonostante la proposta di rinnovo per altri due anni a 5 milioni totali. Per questo Tiago Pinto avrebbe già preso contatti per il turco Soyuncu. In Spagna scrivono che il giocatore, libero a giugno, abbia firmato un pre-contratto con l’Atletico Madrid. In realtà margine per inserirsi esiste e il portoghese ci sta provando.