11 Settembre 2023

Roma in scadenza. Da Mourinho e Pinto fino ai giocatori: futuro da decidere

Oltre alle questioni di campo, in casa Roma tiene banco anche il tema dei contratti in scandeza. Da Mourinho e Pinto fino ai giocatori: la proprietà attende i risultati

Getty Images

ROMA SCANDENZA MOURINHO – Oltre alle questioni di campo, in casa Roma tengono banco anche altri temi. Uno di questi è sicuramente la situazione legata ai contratti in scadenza di diverse figure all’interno del club. La stagione 2023-2024, infatti, potrebbe essere l’ultima di José Mourinho sulla panchina giallorossa, ovvero la terza dello Special One all’ombra del Colosseo.

Destino simile, forse, anche per il GM Tiago Pinto, arrivato ad un anno dal termine della sua avventura a Trigoria in qualità di dirigente. Ma il quadro generale è molto più ampio. A ciò, infatti, si aggiungono alcuni calciatori che potrebbero salutare a giugno 2024: da Rui Patricio a Spinazzola, passando per i vari prestiti. Friedkin attende ancora, le risposte dovranno arrivare con i risultati.

Roma, tutto ‘congelato’: Friedkin attente la risposta del campo

Nell’ambito dei tesserati di vertice, sono ben dieci quelli che fra poco più di nove mesi avranno il rapporto con il club in scadenza, che sia per la fine del loro contratto oppure per il termine del prestito, riporta La Gazzetta dello Sport. A rubare la scena probabilmente sono più quelli fuori dal campo che quelli dentro, cioè José Mourinho e Tiago Pinto.

Per quanto riguarda i giocatori, si va da Rui Patricio a Leonardo Spinazzola fino al terzo portiere Pietro Boer, mentre potrebbero salutare per mancato riscatto (o rinnovo di contratto) Diego Llorente, Rasmus Kristensen, Renato Sanches, Sardar Azmoun e, naturalmente, Romelu Lukaku. Il diktat dei Friedkin è chiaro: chi dimostra di meritare la Roma potrà restare, ma i conti veri si faranno solo a fine stagione o giù di lì. Possibilmente risultati alla mano.

È ovvio che la situazione di Mourinho e Pinto è molto diversa rispetto a quella degli altri, e non è in alcun modo legata fra loro. Da tempo lo Special One ha dato una disponibilità di massima a parlare con la proprietà statunitense in merito a un prolungamento del suo contratto, qualora obiettivi e ambizioni coincidessero, ma al momento la questione non sembra essere una priorità.

Il GM portoghese, invece, sul fronte dei paletti al bilancio posti dal “fair play” finanziario, è stato sempre espressione della proprietà. Il senso del suo operato, dunque, ha avuto sempre l’imprimatur della proprietà. I calciatori, invece, sono davvero sempre più legati al rendimento e agli ingaggi, con la qualificazione alla prossima Champions League che diventa fondamentale.

Rui Patricio, ad esempio, ha avuto un inizio di stagione difficile e, visto che a giugno prossimo avrà compiuto 36 anni, al momento ipotizzare un prolungamento è difficile. Discorso analogo per Spinazzola, che a fine stagione avrà 31 anni. L’azzurro guadagna circa 3 milioni a stagione. Per essere certo di un rinnovo, quantomeno occorrerebbe pensare a un taglio all’ingaggio.

Per tutti gli altri sarà il modo con cui si comporteranno in campo a fare la differenza, tenendo conto che Kristensen e Azmoun partono a handicap perché nella prima fase non sono stati inseriti nella lista Uefa. Inoltre, un discrimine importante sarà anche il numero di partite giocate e quindi, gente come Renato Sanches, che ha uno storico di infortuni non certo banale, rischia più di altri colleghi giallorossi.

Infine, ultimo ma non ultimo, anche in presenza di ottimi campionati, anche i costi dei riscatti avranno un peso importante. Ovvero, se Lukaku fosse protagonista di una stagione “monstre”, è ovvio che il Chelsea per cederlo a titolo definitivo difficilmente chiederebbe meno di quaranta milioni di euro e a quel punto si dovranno fare delle valutazioni.

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1 commento

  1. Francisco ha detto:

    Pinto si Mourinho NO.

    Pinto si tratta perché ha venduto bene ed è riuscito ad allestire una squadra, che tutto sommato sulla carta nessuno può dire che non è forte..
    Mourinho no perché si lamenta sempre, la scusa arbitri sempre a portata di mano, il gioco che da sempre è latitante e poi oltretutto credo che non riesca più neanche a trasmettere entusiasmo alla squadra