Paulo Sousa: “Volevamo vincere, abbiamo concesso pochissimo. Bisogna crescere come squadra”
Tutte le dichiarazioni del tecnico granata Paulo Sousa in occasione di Roma-Salernitana, match valido per la 36° giornata di campionato
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ROMA SALERNITANA PAULO SOUSA – Tutte le dichiarazioni del tecnico granata Paulo Sousa in occasione di Roma–Salernitana, match valido per la 36° giornata di campionato.
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Roma-Salernitana, l’intervista di Paulo Sousa
In conferenza stampa
Mourinho ha detto che la Salernitana ha giocato una finale di Champions… perchè Pirola e Candreva sono usciti?
“Pirola sì, Candreva no, è stato un cambio tattico. Noi per consolidare mentalità non posso pensare di abbassare il livello di gioco e concentrazione, voglio creare una cultura vincente, e che c’è di meglio di giocare contro grandi squadra, come la Roma, con uno stadio che la spinge, non c’è niente di meglio per creare una mentalità vincente.”
Crescere significa anche migliorare, c’è un pizzico di rimpianto?
“La Roma dall’anno scorso è la squadra che fa più gol da palla inattive. Hanno giocatori, alti, determinati, non è facile difendere e noi l’abbiamo fatto alla grande. Hanno segnato sui secondi palloni, dobbiamo dare merito agli avversari, e anche ai miei, stiamo difendendo abbastanza bene. Loro in tutta la partita, i cambi che hanno fatto, hanno portato altezza. Io penso che mi tengo quanto c’è di positivo questa sera.”
Servirebbe un altro mezzo campionato per potersi esprimere completamente, la squadra è in grande crescita, alcuni giocatori rischiano di essere appetibili per altri club. Come si costruisce su questa base trattenendo i giocatori importanti?
“Aiutandoli a farli crescere, loro sono disponibili, stanno migliorando l’intesa, crescono anche individualmente. Io non penso alla loro partenza, ma alla loro crescita, e come possiamo crescere come squadra. Soprattutto nella difficoltà, soprattutto in trasferta, come qui a Roma dove il pubblico spinge, è importante avere il possesso palla. Non abbiamo sofferto in difesa su blocco passo, ma dobbiamo crescere nel possesso palla.”
Cosa è accaduto tra le due panchine e un commento sulla penalizzazione alla Juve in questo momento?
“Due squadre che volevano vincere, potevamo fare una transizione importante. Nicola ha fatto un brutto fallo, era l’unico modo di bloccare Dia. A fine gara c’è emozione, per fortuna non è successo niente, poi si sono abbracciati e quella è la bellezza del campo. La Juve? Abbiamo fatto una grande partita.”
Quanto manca per trasformare i pareggi in qualche vittoria in più?
“Con l’Inter abbiamo pareggiato e potevamo perdere. Le altre le potevamo vincere, abbiamo creato più degli avversari, anche con un po’ di determinazione e capacità individuale in più. C’è potenziale, ma servono anche infrastrutture. Voi pensate solo ai giocatori, ma serve una base. Serve pensare alla stabilità di un modello di gioco per poter costruire qualcosa di solido. Io cerco di aiutare ogni dipartimento per potenziare il futuro.”
Al di là del lavoro tecnico-tattico, quanto è stato importante entrare nel cervello della squadra?
“La tifoseria è un vincolo importante. Ai ragazzi ho detto di conquistare la nostra per creare una chimica. La nostra città ha marcato sempre presenza, è un valore aggiunto per qualsiasi squadra. Dobbiamo educarci ed educare per potenziare un futuro di successo in questa società.”
A Dazn nel post partita
Sulla salvezza
“L’idea è sempre quella di vincere le partite. Voglio creare una cultura vincente. L’inizio del processo è stato difficile perché avevamo necessità di fare risultati. Ho provato a cambiare, ma facendo cose semplici. Nella nostra storia abbiamo giocatori forti che devono essere alimentati. Piano piano abbiamo capito che era il momento di introdurre un po’ più di complessità nel nostro gioco offensivo.”
Sulla crescita di Kastanos
“Per me è più un interno che un quinto. Si intende molto berne con Candreva, hanno grandi capacità di palleggio e nell’accelerare. Lui ha un tiro importante sia di destro che di sinistro. Sta lavorando moltissimo anche sulla fase difensiva e nel mantenere la concentrazione per tutta la partita”
Sul gol di Candreva
“I centrali della Roma sono molto forti in verticale. Questi tagli sono importanti, abbiamo creato la profondità. Tutti i nostri giocatori iniziano a capire di poter avere un gioco per avere controllo sugli avversari”
Sulla partita
“Abbiamo forzato la Roma a cambiare struttura perché hanno capito di essere in grandissima difficoltà. Però dobbiamo crescere come squadra, venire qui e giocare con tutto il pubblico che pressa. Dobbiamo riuscire a mantenere il risultato con il pallone tra i piedi. Abbiamo finito con tre attaccanti perchè volevamo vincere, questa è la mia mentalità. Abbiamo preso due gol su calci piazzati, per il resto abbiamo concesso pochissimo”
A Dazn nel prepartita
“Ho avuto la possibilità di congratularmi con Mourinho, lui rappresenta un valore aggiunto per tutti gli allenatori portoghesi, perchè ha aperto il mercato per tutti noi. Ha vinto ovunque, in tutti i campionati, sapendo adattarsi a tutte le circostanze”