Roma con il freno a mano tirato contro la Salernitana: vizio “capitale” o scelta lungimirante?
Giocarsi tutte le carte sul match del 31 maggio: è questa ora l’ossessione di Mourinho. Se sarà stata la scelta giusta lo sapremo tra nove giorni a Budapest.
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La Roma inciampa ancora in campionato e anche contro la Salernitana non riesce a regalare un sorriso alla sua tifoseria, protagonista dell’ennesimo tutto esaurito all’Olimpico, che deve accontentarsi del quarto pareggio in sei partite.
Mourinho si fa fermare dal connazionale Sousa sul 2-2, matematicamente già salvi con due giornate di anticipo, vedendo così evaporare i sogni Champions e mettendo a rischio anche quel che resta dell’Europa. Il pareggio conquistato nel finale dopo essere stata due volte in svantaggio non basta alla squadra giallorossa per scavalcare l’Atalanta in classifica. Apre Candreva, pareggia El Shaarawy e poi ci pensa Matic a togliere le castagne dal fuoco rendendo vano il nuovo vantaggio campano di Dia.
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Non vincere in casa è diventato un vizio in campionato
Va bene avere la testa all’Europa League, ma non vincere in casa in campionato ormai è diventato un vizio: gli ultimi tre punti tra le mura amiche risalgono al 16 aprile, 3-0 all’Udinese. Oltre un mese senza successi interni e un solo punto nella sfida con il Milan.
Un rammarico in più la penalità di 10 punti arrivata alla Juventus proprio mentre si giocava all’Olimpico: una vittoria mancata quella contro la Salernitana che avrebbe portato la Roma a soli due punti dal quarto posto. Adesso tutto passa dalla finale di Budapest, crocevia per provare a strappare il pass per la massima competizione europea.
L’ossessione di Mourinho
Giocarsi tutte le carte sul match del 31 maggio: è questa ora l’ossessione di Mourinho. Lo dice chiaro e forte con la formazione schierata contro i campani. Dybala non è nemmeno in panchina, dove invece siedono Mancini, Cristante, Matic, Abraham e Pellegrini. Per pareggiare la Salernitana lo Special One è costretta a fare alzare i big da quella panchina, e se avrà avuto ragione lui lo sapremo fra 9 giorni.
Intanto la Roma fa le prove per lo spettacolo della finale grazie agli oltre trecento tifosi che hanno accompagnato la squadra dal centro sportivo di Trigoria fino allo stadio tra cori, fumogeni e striscioni.
GSpin