2 Novembre 2023

Sanches pronto al rientro, ma quanto è costato all’ora alla Roma fino adesso?

Da ieri Renato Sanches è tornato ad allenarsi in gruppo con la Roma. La scommessa di Tiago Pinto, fin qui, non si è rivelata vincente

Getty Images

Renato Sanches

ROMA RENATO SANCHES – In mezzo alla problematica situazione infortuni che attanaglia la Roma, negli ultimi giorni dalle parti di Trigoria si è assistito al ritorno in gruppo di Renato Sanches. Assente dalla trasferta in casa dello Sheriff, ormai più di un mese fa, il portoghese ha bisogno di mettersi di nuovo in carreggiata e riprendere in mano la sua stagione. Fin qui, infatti, la scommessa di Tiago Pinto non si è rivelata vincente.

Quella che è stata definita un’ossessione dal GM giallorosso rischia di provocare un effetto boomerang in grado di colpire la società a tutti i livelli, sportivi e finanziari. Dopo aver già osservato dalle retrovie un quarto di campionato disputato dalla squadra, il centrocampista ha ancora la possibilità di cancellare un avvio di stagione claudicante. La svolta, però, deve arrivare adesso.

Renato Sanches, perché finora è stata una scelta sbagliata per la Roma

Come riporta La Gazzetta dello Sport, finora l’ex Lille ha giocato la miseria di 98 minuti, costando sostanzialmente 523.968 euro per un’ora di gioco. La buona notizia è che da ieri Sanches è di nuovo in gruppo e Mou spera di poterlo finalmente riavere per le prossime partite. Difficile la presenza già domenica contro il Lecce, mentre è più probabile il suo rientro in vista di Slavia Praga e Lazio. Che Renato Sanches fosse un giocatore a forte rischio, però, era noto a tutti.

Considerando la sua storia precedente a livello di infortuni, si è preferito fare un lavoro biomeccanico sulla riatletizzazione del giocatore, sperando di poterlo finalmente rimettere in campo senza che si fermi ogni 2-3 partite. Il calciatore è arrivato alla Roma in prestito per un milione di euro, con la possibilità di essere riscattato a giugno prossimo a 11 milioni nel caso in cui giochi il 55% delle partite e a 14 con invece il 75% delle gare.

Ad oggi, considerando le 38 gare di campionato e le 7 sicure tra Europa League e Coppa Italia (ma è un numero ovviamente destinato ad aumentare), la soglia è ferma appena al 6,5%, lontano dal traguardo prestabilito. Lo stipendio si aggira intorno 3,5 milioni più bonus, di cui gli altri due coperti dal PSG. Questo vuol dire che il centrocampista costa, al netto, ai giallorossi 10.972 euro al giorno. Quindi dal 16 agosto, giorno dell’ufficializzazione, ad oggi (78 giorni) la spesa è già di 855mila euro.

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8 commenti

  1. gerlando ha detto:

    Soldi buttati

  2. guido ha detto:

    ma la gazzetta è stata cosi puntuale anche per pastore e nzonzi?
    Spero che le strade del ds e della Roma si dividano a fine stagione, per il bene di entrambi.
    Forza Roma

  3. Lupo 38 ha detto:

    Mourinho pinto e americani via dalla Roma domenica

  4. Asromasempre ha detto:

    Il problema per una squadra come la Roma, che è una buona squadra da media/alta classifica in Italia è decidere ogni anno che strategia utilizzare sul mercato per migliorarsi.
    1. Puntare su giocatori di buon livello integri e motivati (tipo Cristiante) che giocano tutte le partite e possono diventare più forti grazie ad allenatori in grado di valorizzarli (gente tipo Zeman, Spalletti, Gasperini…)
    2. Puntare su giocatori più forti che, se fossero integri, la Roma se li sognerebbe, ma che per qualche problema (infortuni!) vengono scartati dalle big
    La prima strada è più complessa e ha bisogno di tempo perché i giocatori vanno plasmati e cresciuti
    La seconda è più rapida ma deve andarti di culo, cosa statisticamente abbastanza improbabile
    Spero negli anni prossimi si cambi strategia

    • Roberto ha detto:

      Teoricamente la Roma, per le sue possibilità economiche, dovrebbe seguire la prima strada. Tuttavia, per seguire quella strada, serve un intenditore di calcio, che manca nella nostra dirigenza. Un dirigente che sappia scegliere i giocatori. Negli ultimi anni (dopo Sabatini), abbiamo comprato esclusivamente nomi altisonanti afflitti da gravi problemi (Pastore, Renato Sanches, Dybala…) oppure emeriti sconosciuti rimasti tali (Celik, Vina, Shomurodov, Villar, Carles Perez, Borja Majoral…). Sono lontani i tempi di Marquinos, Alisson e Salah, giocatori che all’epoca erano in rampa di lancio, ma non ancora esplosi, che era possibile acquistare a cifre ragionevoli.

  5. Jack ha detto:

    Prenderlo anche solo in prestito è stata una cosa completamente inutile

  6. Newthor ha detto:

    Perchè questi conteggi la “marrone” non li fa per Arnautovic, BIlal Toure, Pogba & Co?
    Magari è il caso di riflettere, prima di inveire su Pinto!

  7. ORAZIO ha detto:

    Si si , andiamo tutti a “ringraziare” Pinto per le bellissime campagne dei bidoni o ex calciatori fatte. Questa società ha avuto solo la fortuna del “si” del Mister Mourinho. Punto,non Pinto.