La Roma batte la Real Sociedad e prosegue la sua crescita: ecco i meriti di Mourinho

Marco Guerriero
10/03/2023 - 9:38

Contro la Real Sociedad è arrivata un'altra prestazione convincente da parte dei giallorossi: a testimoniarlo non è solo il risultato finale maturato all'Olimpico

Foto Tedeschi
La Roma batte la Real Sociedad e prosegue la sua crescita: ecco i meriti di Mourinho

ROMA REAL SOCIEDAD – Apre El Shaarawy all’inizio e chiude Kumbulla nel finale. La Roma supera l’ostacolo Real Sociedad davanti ai 60mila e passa dell’Olimpico. Prestazione convincente dei giallorossi di Mourinho, che adesso devono ritornare con la testa al campionato, domenica alle 18 arriva infatti il Sassuolo di Dionisi, prima di giocare il ritorno al San Sebastian.

Contro la Real Sociedad è arrivato un segnale forte

La Roma va, lo fa senza fatica e col vento in poppa, scrive Il Tempo. Una serata praticamente perfetta macchiata solo dall’infortunio di capitan Pellegrini uscito sanguinante e con la testa fasciata dopo uno scontro di gioco: punti di sutura ma tac fortunatamente negativa. Mourinho non sbaglia nulla, gioca al risparmio in avvio infilando quattro novità nella formazione titolare, regalando l’esordio dal primo minuto a Llorente (cambiato all’intervallo per infortunio) e facendo molti cambi poi nella ripresa.

Il segnale di crescita è evidente e questo per buona parte è merito suo: la Roma ha ormai una fisionomia ben definita, non ha più buchi mentali e si comporta da squadra vera anche quando c’è da stringere i denti. Dopo averla vista ieri sera, sembra impossibile che sia la stessa squadra tornata sconfitta da Cremona: non possono essere gli stessi.

E invece è così, perché nel calcio c’è una strana alchimia che rende tutto possibile, ma anche impossibile quando non c’è. Ecco, la Roma ieri sera ha dimostrato di aver passato quel punto, di aver trovato le giuste dosi, gli automatismi che a volte sembravano smarriti.

E poi ha degli interpreti anche loro in netta crescita: Matic pazzesco, è il giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero avere, ora che ha trovato un po’ di velocità sta diventando devastante li in mezzo tanto più quando giochi contro squadre così. Dybala tutto ciò che tocca illumina. I due gol partono entrambi dai suoi piedi anche se sulla rete di El Shaarawy c’è un tocco delizioso di Abraham che cambia la dinamica della giocata: al faraone tanto di cappello per i suoi ottantotto metri di corsa a testa bassa.

Il raddoppio, altra pennellata dell’argentino stavolta dall’angolo, consente a Kumbulla di sfatare un tabù e convincere molti che non era lui a portare “sfiga” alla Roma: si vince anche con lui in campo. Insomma se serviva un segnale di vitalità in vista delle prossime giornate è arrivato forte e chiaro: ora la Roma deve solo continuare così.

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