9 Marzo 2023

Quella volta che… l’ultimo successo di Mourinho contro la Real Sociedad

Roma e Real Sociedad si affronteranno per la prima volta nella loro storia: la sfida degli ottavi di Europa League vedrà José Mourinho ritrovare la squadra basca a distanza di qualche anno. L'ultimo precedente dello Special One è datato durante la stagione 2012-2013 sulla panchina del Real Madrid

Foto Tedeschi

QUELLA VOLTA CHE ROMA REAL SOCIEDAD – Agli ottavi di Europa League la Roma affronterà i biancoazzurri. No, non si tratta della Lazio. Ci sarà tempo per pensare al derby e agli impegni di campionato. La mente dei giallorossi ora è indirizzata unicamente agli impegni di coppa, con la quarta del campionato italiano che sfida la quarta del campionato spagnolo.

Tanti sono i possibili duelli in mezzo al campo: dal confronto a distanza fra Dybala e Oyarzabal fino ai due centravanti Abraham e Sorloth. Ma Roma-Real Sociedad sarà soprattutto Mourinho contro Alguacil. Il tecnico spagnolo, ex difensore ritiratosi dal calcio nel 2003, è cresciuto nelle giovanili dell’ambiente basco per poi compiere il grande salto alla guida della prima squadra.    

E con lui la compagine biancoazzurra si è regalata una delle gioie più grandi della sua storia recente: la vittoria nel derby di Coppa del Re contro l’Athletic Bilbao (1-0, rigore di Oyarzabal). Se l’andata degli ottavi rappresenterà un match inedito tra capitolini e spagnoli, che non si sono mai affrontati nelle coppe europee, per lo Special One non si può dire la stessa cosa. In totale sono 6 i precedenti contro la Real Sociedad, disputati tutti durante il suo triennio a Madrid (dal 2010 al 2013). E l’ultimo successo è registrato proprio in casa.

Lo strapotere di CR7 e la tripletta di Prieto: la vittoria 4-3 contro la Real Sociedad

La stagione 2012-2013 è l’ultima di José Mourinho sulla panchina dei Blancos. In quell’annata di campionato, infatti, i giocatori madridisti non potranno fare molto contro il Barcellona dei 100 punti. I blaugrana di mister Tito Villanova comanderanno la Liga dalla prima all’ultima giornata, mentre in Champions usciranno in semifinale nel doppio confronto, senza storia, con il Bayern Monaco (sconfitti 4-0 in Germania e 0-3 al Camp Nou).

Anche il cammino di Mourinho terminerà ad un passo dall’atto finale a Wembley. Schiantati 4-1 all’andata dal Borussia Dortmund con il poker di uno straripante Lewandowski, la vittoria al ritorno in casa per 2-0 contribuirà soltanto ad aumentare i rimpianti dei tifosi spagnoli. Una delle poche soddisfazioni, quindi, rimarrà il trionfo nella Supercoppa spagnola contro il Barça.

Per quanto riguarda il campionato, l’andamento del Real Madrid sarà piuttosto altalenante, specie nel girone d’andata. Alla 17° giornata le Merengues si trovano terze a quota 33 punti, con Barcellona (52) e Atletico Madrid (40) già distanti diverse lunghezze. Invece delle primissime posizioni, la squadra campione di Spagna in carica deve guardarsi le spalle.

Malaga e Real Betis, infatti, minacciano il sorpasso in classifica e per questo motivo i Blancos non possono permettersi ulteriori passi falsi. Il turno successivo di Liga li vede giocare al Bernabeu contro la Real Sociedad di Philippe Montanier. Il carisma di quella compagine riflette tutto quanto nel numero 10 e capitano Xabi Prieto, alla sua nona stagione consecutiva con la maglia basca.

Oltre a lui, il tecnico francese può contare sulla fantasia dell’astro nascente Antoine Griezmann e sul talento di Carlos Vela. Il tutto collaudato in un 4-2-3-1 con Ifràn come terminale offensivo. La contromossa dello Special One prevede l’utilizzo dello stesso schema di partenza. Quel giorno, titolare tra i pali non c’è Casillas ma Adàn. In difesa la linea è composta da Arbeloa sulla sinistra, Ricardo CarvalhoVarane la coppa di centrali ed Essien impiegato come terzino destro.

La mediana formata da Khedira e l’ex Xabi Alonso supporta la zona della trequarti con Cristiano Ronaldo, Ozil e Callejon. In veste di centravanti gioca l’étoile Benzema. Come se non bastasse questo undici iniziale, José Mourinho può contare anche su una panchina “galattica”. Giusto per fare alcuni nomi: Modric, Kakà, Di Maria, Casillas e un giovanissimo Higuain.

La gara si mette subito in discesa per il Real Madrid. Al 2’ Khedira imbuca per Benzema, che con il destro nell’area di rigore avversaria supera Claudio Bravo. Ma il vantaggio dura soltanto qualche attimo. Pasticcio nella gestione del pallone tra Adan e Carvalho. Il centrale non controlla un passaggio del portiere spagnolo e si fa scippare il pallone da Vela.

Il messicano viene travolto in area dall’estremo difensore madrileno: calcio di rigore ed espulsione diretta per Adan. Al suo posto, dunque, Mourinho fa entrare Casillas. Dal dischetto si presenta Prieto: il capitano prende la rincorsa e con il destro spiazza il portiere. Dopo neanche dieci minuti il risultato al Bernabeu è già sull’1-1.

Al 35’ Blancos di nuovo avanti. Dagli sviluppi di un corner, Carvalho raccoglie il cross di Ozil e calcia all’angolino. La traiettoria del tiro viene deviata dal tacco di Khedira, che colpisce in posizione regolare. Ancora una volta, però, dopo essere passati in vantaggio, gli uomini di Mourinho non riescono a gestire il match. Al 39’ il passaggio di Carlos Vela viene deviato involontariamente da Xabi Alonso. Il tocco del centrocampista è determinante per far sì che Prieto si presenti da solo e insacchi davanti la porta.

Il primo tempo termina quindi sul risultato di 2-2, nonostante un palo di Benzema. Nessun cambio all’intervallo da parte di Mourinho e Montanier, si riparte con gli stessi undici. Ed è proprio nella ripresa che sale in cattedra CR7. Al 67’ il lancio di Benzema con il contagiri pesca Ronaldo nell’area di rigore dei baschi. Al fenomeno portoghese basta un tocco con il sinistro per riportare il Real Madrid sul 3-2. A mettere il sigillo ci penserà sempre lui qualche giro di lancette più in là.

Al 70’ le Merengues guadagnano una punizione da fuori e in posizione defilata. Ronaldo non si fa problemi a calciare con il destro. La palla sbatte sulla traversa e finisce in rete, con anche la complicità di Bravo. La papera del portiere cileno, che al posto di bloccare il tiro prova una strana respinta, è evidente ma poco importa per il Madrid. La panchina dei Blancos, così come tutto lo stadio, esplode sul 4-2. Cristiano Ronaldo, subito dopo la rete, corre verso il bordocampo per abbracciare José Mourinho, che nel mentre si era seduto e, al momento della rete, stava sbraitando contro qualcuno dei suoi.

La partita sembra finalmente in cassaforte, ma la Real Sociedad non molla. E il sussulto arriva ancora una volta dal suo capitano. Al 75’ Chory Castro, subentrato dalla panchina al posto di Ifràn, lancia in profondità Prieto. Il numero 10 avanza fino all’area di rigore e incrocia con il destro senza lasciare scampo a Casillas. Ora al Bernabeu è 4-3.

I ragazzi di Montanier ci credono, ma all’80 un’ingenuità di Dani Estrada gli costa il secondo giallo e la conseguente espulsione. In 10 vs 10 la gara scivola fino al triplice fischio dell’arbitro Villanueva. Il Real Madrid vince una partita pazza, mentre la squadra basca esce dallo stadio con l’amaro in bocca. Adesso, a distanza di dieci anni, Mourinho incrocerà di nuovo la Real Sociedad.

Marco Guerriero

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