11 Settembre 2023

Ventidue anni fa Roma-Real Madrid la sera dell’11 settembre: il racconto della prima volta in Champions dei giallorossi

L'11 settembre 2001 gli Stati Uniti e tutto il mondo venivano sconvolti dall'attentato alle Torri Gemelle. Quella sera stessa, scesero in campo Roma e Real Madrid in occasione della prima giornata dei gironi di Champions League

Getty Images

Tifosi Roma Olimpico

ROMA REAL MADRID 11 SETTEMBRE – Sono passati esattamente 22 anni da quelle tremende immagini trasmesse in mondovisione l’11 settembre 2001. Una data che ha segnato per sempre la storia dell’umanità. Quel giorno, infatti, gli Stati Uniti furono travolti dall’attentato terroristico ai danni delle Torri Gemelle del World Trade Center, causando la morte di tremila persone. A distanza di tempo, tutti si ricordano ancora il luogo preciso in cui si trovavano al momento della notizia. Il primo attacco ci fu alle 8:46 (ora locale), quando in Italia erano alle 14:46. Una ferita rimasta aperta fino ad oggi.

11 settembre 2001: il racconto di Roma-Real Madrid

Nonostante la gravità dell’evento, però, l’intera macchina calcistica di allora decise di non fermarsi. La sera stessa (20:45), infatti, in un Olimpico completamente esaurito, la Roma sfidava il Real Madrid in occasione della prima giornata dei gironi di Champions League. Laureatasi campione d’Italia solo qualche mese prima, la squadra giallorossa di Fabio Capello faceva il suo esordio nella nuova competizione europea sfidando i Blancos di Vicente del Bosque. Niente rinvio, solo il lutto al braccio e un minuto di silenzio: questa la decisione della UEFA.

Il tecnico friulano schierava un 3-4-1-2 con Pelizzoli in porta, il trittico di centrali formato da Zago, Samuel e Zebina, in mezzo al campo Emerson e Assunçao e sulle fasce il duo Cafu-Candela. All’altezza della trequarti c’era la fantasia di Francesco Totti, supportato dall’attacco Batistuta e Montella. In panchina, tra i vari nomi, presenti il neo acquisto Cassano, Balbo e Aldair.

Di contro, le Merengues scendevano in campo con un 4-2-3-1. Casillas tra i pali protetto da R. Carlos, Karanka, il capitano Hierro e Salgado. In mediana Conceiçao e Makélélé sostenevano la trequarti composta da McManaman, Raul e il numero 10 Luis Figo. Come centravanti, la scelta del mister era ricaduta su Guti.

In un clima completamente surreale per quanto successo solo qualche ora prima, l’arbitro Graham Poll fischiava il calcio d’inizio. Dopo un primo tempo a reti bianche, il doppio vantaggio siglato da Figo (50′) e Guti (63′) indirizzò la partita. Il rigore trasformato da Totti dieci minuti più tardi (73′) riaccese la speranza del pubblico di casa, ma alla fine il risultato sul tabellone recitava 1-2 per gli ospiti.

“La testa era altrove – dichiarò Montella nel post gara – Non c’era la necessaria serenità, la concentrazione che ci vuole per disputare un incontro così importante. Ci guardavamo in faccia soltanto in attesa di avere qualche novità. Finché, all’ultimissimo istante, ci comunicarono che si sarebbe giocato”. Lo stesso Capello affermò: “Non voglio cercare scuse, anche se qualche mio ragazzo credeva ormai di non dover più scendere in campo”.

Infine, sull’accaduto si espresse anche il compianto presidente giallorosso Franco Sensi: “Ciò che è successo in America è troppo grave, era dai tempi della guerra che non vivevamo un dramma del genere. Come hanno potuto far finta di niente?”.

Marco Guerriero

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1 commento

  1. alberto ha detto:

    io c’ero un clima surreale e anche con un po di apprensione temevo che potesse esserci un attentato all’olimpico mi guardavo attorno non si era presi dalla partita almeno in tevere … si parlava molto tra tifosi e si tifava poco