• Roma-Napoli: Mourinho, l’imbattibilità su Spalletti e l’amuleto dell’undicesima giornata

    Manuela Fais
    23/10/2022 - 7:17

    Quella di lunedì sarà la sfida tra il migliore attacco della Serie A e il peggiore tra le prime sette squadre della classifica

    Foto Tedeschi
    Roma-Napoli: Mourinho, l’imbattibilità su Spalletti e l’amuleto dell’undicesima giornata

    Dopo aver espugnato il Luigi Ferraris di Genova vincendo 0-1 contro la Sampdoria, la Roma è volata al quarto posto in classifica a solo quattro lunghezze dalla capolista, il Napoli. Proprio la squadra di Luciano Spalletti è la prossima avversaria dei giallorossi che scenderanno in campo all’Olimpico oggi alle 20:45 per un match che potrebbe riscrivere la classifica della Serie A.

    Numeri

    Sono 174 le gare ufficiali disputate tra Roma e Napoli, delle quali 150 nel massimo campionato. Il bilancio è equilibrato: 52 vittorie giallorosse, 52 pareggi e 46 successi azzurri. Restringendo il conteggio alle partite giocate allo Stadio Olimpico in Serie A, su 75 match la Roma ha guadagnato i tre punti 33 volte, mentre 13 sono state le vittorie dei partenopei. Inoltre, è proprio contro il club capitolino che il Napoli ha pareggiato più trasferte: ben 29 (inclusa la gara più recente, terminata 0-0 il 24 ottobre 2021). L’undicesima giornata porta fortuna ai giallorossi che negli ultimi due precedenti contro il Napoli giocati in questo turno, hanno sempre trovato la vittoria. L’ultima risale al 2 novembre 2019 e la partita si concluse 2-1 a favore della formazione di Paulo Fonseca.

    Mourinho vs Spalletti

    José Mourinho è imbattuto dal tecnico toscano: su sei incontri, tre sono stati i pareggi e altrettante le vittorie dello Special One. I successi sono arrivati sulla panchina dell’Inter e proprio contro la Roma guidata da Luciano Spalletti: nel 2008/09 Mourinho vinse la finale di Supercoppa, il turno di andata di campionato (0-4 allo Stadio Olimpico) e i quarti di Coppa Italia (2-1 a San Siro).

    Curiosità

    Quella di lunedì sarà la sfida tra il migliore attacco della Serie A e il peggiore tra le prime sette squadre della classifica: nonostante il numero di tiri in porta sia simile (in media sei a partita per la Roma e sette per il Napoli), a fare la differenza è la capacità di tramutarli in gol effettivi. Gli azzurri hanno infatti realizzato fino ad ora 25 reti, contro le 13 dei giallorossi. La squadra di casa si presenta al big match dopo tre vittorie consecutive in Serie A: la Roma con José Mourinho non ha mai registrato quattro successi di fila (l’ultima volta risale all’agosto 2020 con Paulo Fonseca). Dall’altra parte invece il Napoli ha vinto tutte le ultime 10 gare che ha disputato tra campionato e Champions League: dal 1929 solo una volta i partenopei hanno ottenuto 11 successi consecutivi nella loro storia in tutte le competizioni (nel 1986 con Ottavio Bianchi). I calciatori che potrebbero essere decisivi domenica sono Andrea Belotti e Khvicha Kvaratskhelia. Il “Gallo”, che ha realizzato 5 gol contro il Napoli, ha segnato la sua prima doppietta in Serie A proprio contro i partenopei (il 24 settembre 2014 con la maglia del Palermo) ed è alla ricerca della prima marcatura in campionato con la maglia della Roma. Il calciatore georgiano invece è l’arma in più della formazione di Luciano Spalletti: su 14 partite giocate, Kvaratskhelia ha preso parte a 13 gol, fornendo sei assist e segnando sette reti, più di qualsiasi altro calciatore di Serie A nel 2022/23.

    Manuela Fais

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    1. Mourinho ha la chance di bloccare sulla fascia destra della Roma con Zalone e Camara i vari Kvarastkelia e Zilieski, con Pellegrini sopra Lobotka ad emarginare la costruzione di gioco e Cristante davanti alla difesa che aspetta il centrocampista avanzato del Napoli, con Zaniolo che deve bloccare con il fisico Mario Rui e Abraham libero di scorrazzare. A sinistra Spinazzola dovrà stare attento ai cambi di campo e pronto ad offendere. Se i difensori sapranno costruire il gioco, alla fine la Roma potrà prevalera’.

    2. Frank non te la prende ma pur riconoscendo la fantasia che ci hai messo non si è capito se ci marchiamo da soli e se emarginare Lobotka non sia razzismo, per il resto direi semplicemente che tocca corre tanto ovunque e per 90 min

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