Roma, Nainggolan non dimentica: “Con Pjanic, Strootman e De Rossi che centrocampo! Eravamo tra i più forti” (VIDEO)

Alessandro Tagliaboschi
23/03/2020 - 6:49

Foto Getty
Roma, Nainggolan non dimentica: “Con Pjanic, Strootman e De Rossi che centrocampo! Eravamo tra i più forti” (VIDEO)

NAINGGOLAN INTERVISTA ROMA – Una cosa è certa: Radja Nainggolan non scorderà mai Roma. E non perde occasione per dimostrarlo. Oggi, infatti, in un’intervista in diretta Instagram sull’account ufficiale del Cagliari quando gli è stato chiesto i centrocampisti più forti con cui ha giocato, il belga non ha potuto fare a meno di ricordare i tempi di quando giocava con la maglia giallorossa: “Io ho giocato con tanti giocatori forti. Strootman prima dell’infortunio era una cosa incredibile, De Rossi è un giocatore fenomenale e anche uno che ti insegna tanto. Pjanic a livello qualitativo uno dei migliori. Ce ne sono tanti. Brozovic all’Inter sta facendo tanto. Di quelli che mi piacciono c’è Barella, sta dimostrando di essere da grande squadra. Alla sua età sta dimostrando tanto. Di quello che mi piacevano di più da sempre e a cui sono anche legati sono quelli con cui ho giocato. Il centrocampo più forte con cui son stato è con De Rossi, Strootman e Pjanic: era uno dei centrocampi più forti. Coronavirus? Sono sereno. Aspetto buone notizie per riprendere a giocare. Per me stare a casa è stranissimo, dopo un po’ diventa una noia assurda. Dopo queste settimane sempre a casa spero di giocare fino ai 50 anni. Appena finisce la quarantena faccio una bella serata come una volta. Per passare le giornate gioco un po’ con i compagni alla PlayStation. C’è gente che pulisce casa, che prova a fare lo chef ma io non sono tra questi. So cucinare bene la carne però e la farò a cena alla famiglia. Ogni tanto faccio un po’ di dj set anche per movimentare le giornate ma non è facile. A che ora vado a dormire? Non si può dire”.

Allenarsi in casa e la quarantena

“Sì, riesco ad allenarmi a casa ci han portato delle bici. Anche se ogni giocatore ha bisogno di un allenamento specifico, la bici non è un allenamento speciale per me ma dobbiamo accontentarci. Il problema è che io a casa non facevo mai nulla, ora sono obbligato. Avevo sempre detto che volevo giocare fino a 34 anni, ma spero di giocare fino a 50 anni adesso, perché stare 24 ore a casa non fa per me. Quando finisce questa situazione, invece, mi farò una bella serata come una volta”.

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