Roma, per Mourinho le spine di una rosa corta
In vista dei prossimi impegni ravvicinati tra loro, lo Special One può contare sullo "zoccolo duro" dei titolari. Lo stesso, però, non si può dire per quanto riguarda le seconde linee.
Foto Tedeschi

JOSE MOURINHO ROMA – Oggi la Roma di José Mourinho torna a Trigoria per preparare il match di andata dei playoff di Europa League. L’avversario che si troverà di fronte è il Salisburgo di Jaissle. Si ricomincia a giocare ogni tre giorni e in vista dei prossimi impegni ravvicinati tra loro, lo Special One può contare sullo “zoccolo duro” dei titolari. Lo stesso, però, non si può dire per quanto riguarda le seconde linee.
Roma con il minor impiego di giocatori tra le prime sei in classifica
Dopo il pari ostico di Lecce Mourinho ha mantenuto comunque un posto provvisorio in Champions e si appresta ad affrontare tre sfide decisive in una settimana tra i playoff col Salisburgo e la gara col Verona di domenica, scrive Leggo.
In Salento Mourinho è ricorso ai cambi solo negli ultimi 10 minuti costretto a pescare tra convalescenti, come Wijnaldum e Belotti, oltre a Solbakken che rischia di diventare l’ennesimo oggetto misterioso del mercato firmato Pinto dopo i vari Vina, Shomurodov, Reynolds o Camara. Un limite di profondità che in passato (anche quello recente) è risultato fatale.
Mou sarà costretto a spremere titolari come Dybala, Abraham, Smalling o Matic. Proprio la Joya ieri si è allenato individualmente anche nel giorno libero. Qualche chance di turn over è concessa solo sulle fasce con Celik. Dopo il flop con la Cremonese il tecnico non si fida più delle seconde linee. La Roma, infatti, tra le prime sei in classifica, è la squadra che ha impiegato meno giocatori da gennaio complici anche le esclusioni di Zaniolo e Karsdorp (pronto a essere riabilitato).
A Lecce ha atteso fino al 82′ per i primi due cambi, con Empoli e Spezia ne erano serviti comunque 70. Wijnaldum in questo senso può rappresentare linfa vitale, ma per vederlo almeno al 50% bisognerà aspettare due settimane. Sparito dai radar Camara, restano i giovani che però non hanno le spalle larghe per sopportare un’eventuale nuova eliminazione.