Roma, Mou contro tutti: nel mirino finiscono Massa, Pedro e Immobile
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ROMA MOURINHO – Se nel derby tra Lazio e Roma sono mancati i gol, certamente non sono mancate le tensioni e le polemiche di rito. Josè Mourinho non si è tirato indietro e sia durante che dopo la partita non ha risparmiato critiche all’operato dell’arbitro Massa (che dopo mezz’ora aveva già ammonito due difensori romanisti) e anche al comportamento di alcuni calciatori biancocelesti.
Massa ‘senza attributi’, Pedro ‘tuffatore’: la furia dello Special One
Già nel corso del primo tempo Mou aveva riservato al direttore di gara una frase al veleno per una presunta mancanza di secondo giallo di Immobile: “Ti ha mandato a quel paese e non hai avuto le p***e per cacciarlo”, gli ha urlato, ricorda La Gazzetta dello Sport. Poi, al termine, ha rincarato la dose. “Immobile doveva prendere il rosso, invece ha dominato Massa. Lui è un giocatore intelligente, esperto e ha saputo mettergli pressione. Ha fatto due volte quel gesto di protesta e non gli ha fatto niente. Contro l’Inter, nei primi minuti, Mancini ha preso un giallo per proteste”.
“I miei hanno avuto paura dell’arbitro. Solo con noi ha avuto questo criterio di dare due ammonizioni in 20-25’contro i difensori centrali, e lì potevamo andare in difficoltà” – ha spiegato il portoghese – “Così siamo stati costretti a cambiare la strategia che avevamo preparato perché nell’intervallo ho detto a Karsdorp e Spinazzola di non saltare i loro esterni per non lasciare soli Mancini e Ndicka. Comunque è andata bene. Grazie a Colombo stavolta non ho preso neppure una ammonizione”.
Sempre sul fronte arbitrale, chiude con due frecciate. La prima è per Pedro: “Poteva fare nuoto perché si butta come in piscina in modo fantastico”; la seconda è per il Milan: “Il campionato è difficile, guardate il Milan che ha perso con il Lecce. Ah già, è finita 2-2″. Risate in sala stampa. Con Sarri, però, solo amicizia. “È sempre ultra-simpatico. Abbiamo scherzato sulle cose chi siamo detti in settimana. Ci vogliamo bene. Nessuno dei due ride e nessuno piange”.